Cronaca Napoli, Napoli

Sciame sismico ai Campi Flegrei, 20 scosse nella notte: “Nessuna evidenza di eruzioni imminenti”

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Foto di repertorio

Una forte scossa di terremoto ha colpito Napoli nella notte di oggi, giovedì 13 marzo, svegliando la popolazione. Il sisma, registrato alle ore 1:25 dall’Osservatorio Vesuviano, ha avuto una magnitudo di 4.4 e un epicentro localizzato nell’area dei Campi Flegrei, a una profondità di 2,5 km. Si tratta di uno dei due eventi sismici più forti registrati nella zona negli ultimi 40 anni, insieme a quello del 20 maggio 2024.

Il terremoto è stato avvertito distintamente in tutta la città, con segnalazioni provenienti dal centro storico, Fuorigrotta, Vomero e dai comuni limitrofi, tra cui Giugliano, San Giorgio a Cremano, Qualiano, Licola e Varcaturo. Numerosi cittadini hanno riferito di aver sentito un forte boato poco prima della scossa: «Tremava tutto», hanno scritto sui social, dove in molti hanno condiviso le proprie testimonianze.

Terremoto a Napoli, conferenza stampa dell’Ingv

Dopo la prima scossa di magnitudo 4.4, i sismografi hanno rilevato altre due repliche: una di magnitudo 1.6 alle ore 1:40 e un’altra di 1.1 alle 1:47, entrambe con epicentro nei Campi Flegrei. Il sisma ha generato preoccupazione tra la popolazione, spingendo molti cittadini a scendere in strada, non solo in diversi quartieri di Napoli ma anche a Portici e nelle aree circostanti.

Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha invitato la cittadinanza alla calma, assicurando aggiornamenti costanti e l’immediata attivazione del Centro Operativo Comunale per monitorare la situazione. «È stata una scossa lunga e forte, con epicentro a Pozzuoli. Abbiamo attivato una squadra tecnica per verificare eventuali danni agli edifici, in particolare agli istituti scolastici. Sono in contatto con la Protezione Civile Nazionale, la Prefettura di Napoli e l’Osservatorio Vesuviano. Saremo operativi tutta la notte», ha dichiarato, fornendo anche numeri di emergenza per segnalazioni.

L’analisi degli esperti

Nel corso di una conferenza stampa, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rassicurato sulla situazione, affermando che non ci sono evidenze di un’eruzione imminente. «Stiamo assistendo a un’accelerazione del fenomeno bradisismico, simile a quella già osservata nell’estate del 2023 e a maggio 2024, ma al momento non ci sono segnali di attività vulcanica imminente», hanno precisato gli esperti.

Le autorità e gli esperti continuano a monitorare la situazione, mentre i tecnici sono al lavoro per verificare eventuali danni strutturali nelle aree colpite.

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