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Stop allo sciopero dei camionisti del 14 marzo: ecco cosa sappiamo

Lo sciopero degli autotrasportatori del 14 marzo è stato bocciato dalla Commissione di garanzia. Lo stop è arrivato ieri, per il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni”. Non si esclude però che alcune imprese decidano autonomamente di sospendere il servizio e non far partire i propri mezzi per la consegna delle merci. Ecco cosa sappiamo sullo sciopero dei camionisti.

Sciopero degli autotrasportatori: cosa succede il 14 marzo

Se lo sciopero nazionale previsto per domani è quindi scongiurato, non è escluso che problemi e disagi si verifichino lo stesso per iniziativa di singoli. TrasportoUnito, una delle sigle che nei giorni scorsi ha annunciato il blocco, riferendosi alla Commissione, ha dichiarato che “invece di valutare e intervenire sulla gravità della crisi in atto, ha preferito rispolverare i criteri di una anacronistica rigidità burocratica, in un momento in cui dovrebbe essere superata“. Sembrano invece confermate le proteste già annunciate per il 19 marzo, data in cui la maggior parte dei camion che girano sul territorio nazionale potrebbero non uscire su strada.

Confermate le proteste per il 19 marzo

Unatras e Conftrasporto hanno dichiarato di confidare “nel prossimo incontro con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che si terrà martedì 15 marzo” e stigmatizzano ogni azione di blocco o sciopero che verrà intrapresa prima di quella data. “Tutte le associazioni aderenti ad Unatras, oltre il 90 per cento delle imprese di autotrasporto italiane, valuteranno l’esito dell’incontro e solo allora decideranno se e quali iniziative attuare in aggiunta a quelle già previste per il 19 marzo” spiegano in un comunicato.

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