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Sciopero dei camionisti “a oltranza”. Si rischia un nuovo blocco anche per i mezzi pubblici

Sciopero dei camionisti "a oltranza". Si rischia un nuovo blocco anche per i mezzi pubblici

Foto di repertorio

L’Usb ha indetto uno sciopero nazionale immediato per tutti i lavoratori dell’autotrasporto merci, mentre anche il trasporto pubblico locale sta attraversando una fase di agitazione in questi giorni.

Secondo una nota dell’Usb riguardante gli autotrasportatori, è stata inviata una richiesta di incontro al Ministero dei Trasporti e al Ministero del Lavoro, ma finora non è arrivato alcun riscontro. Di conseguenza, i lavoratori hanno deciso di intraprendere uno sciopero che durerà finché non sarà convocato un incontro con i ministeri competenti per discutere delle problematiche del settore. Lo sciopero, infatti, sarà a oltranza e seguirà un’articolazione territoriale in base all’adesione.

Sciopero camionisti, a rischio il settore trasporti

L’Usb ha ricevuto il mandato dai lavoratori, che si sono riuniti domenica scorsa in una grande assemblea in provincia di Salerno. Secondo la nota, da anni la categoria soffre di un abbandono da parte delle istituzioni e di un’insufficiente attenzione da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale (CCNL). In particolare, l’ultimo rinnovo del contratto non ha soddisfatto le richieste dei lavoratori, tra cui la protezione delle patenti professionali, il miglioramento delle condizioni economiche e maggiori investimenti sulla sicurezza e sugli aggiornamenti professionali.

Un altro punto sollevato riguarda la recente modifica del codice della strada, che ha penalizzato ulteriormente i lavoratori del settore. Ad esempio, l’introduzione della sospensione breve della patente è considerata una misura che va a colpire lavoratori che spesso subiscono sanzioni a causa delle carenze strutturali del settore e delle infrastrutture a loro dedicate.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno annunciato la conclusione con esito negativo della prima fase della procedura di raffreddamento e conciliazione, preliminare alla proclamazione di un nuovo sciopero. Ora si attende la convocazione al Ministero del Lavoro per avviare la seconda fase del confronto, che si preannuncia più lenta per via del fatto che si tratta di servizi pubblici. Le sigle sindacali hanno confermato la validità degli accordi contrattuali senza ulteriori verifiche e condizioni e chiesto il pagamento di quanto previsto dall’intesa preliminare dell’11 dicembre scorso. Inoltre, hanno ribadito il verbale di incontro firmato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 18 dicembre scorso. Se il mancato rispetto di tali intese dovesse continuare, si avvierà una fase di conflitto, in un contesto di mobilitazione generale che già coinvolge l’intero Paese a causa di eventi di rilevanza nazionale.

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