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“Emanuela Orlandi mi baciò poi mi disse addio”: la rivelazione di Pierluigi Magnesio e l’ultimo incontro prima della scomparsa

Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi mi baciò, poi mi disse addio”: la rivelazione di Pierluigi Magnesio e l’ultimo incontro prima della scomparsa. Magnesio, che si dichiarò «innamoratissimo» di lei, ha suggerito che Emanuela fosse già coinvolta in situazioni misteriose, forse manipolata da qualcuno.

Scomparsa Emanuela Orlandi, la rivelazione di Pierluigi Magnesio

Il caso di Emanuela Orlandi si arricchisce di nuovi elementi. Pierluigi Magnesio, oggi 57enne e amico d’infanzia della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983, ha rivelato un inquietante dettaglio: durante uno degli ultimi incontri, Emanuela lo salutò con un «addio», come se fosse consapevole di dover scomparire.

L’amore per Emanuela

Magnesio, che si dichiarò «innamoratissimo» di lei, ha suggerito che Emanuela fosse già coinvolta in situazioni misteriose, forse manipolata da qualcuno. Questo particolare si aggiunge a una frase enigmatica che Emanuela aveva detto a una compagna di classe: «Non mi vedrete per un po’», alimentando il sospetto che la sua scomparsa fosse pianificata.

Prossimi sviluppi

La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, avvenute nel 1983, esaminerà nella prossima seduta le circostanze che hanno portato all’allontanamento di Emanuela dalla sua abitazione. L’incontro, fissato per giovedì 16 gennaio, avrà come testimone Pierluigi Magnesio, amico d’infanzia di Emanuela e membro del gruppo dell’Azione cattolica della parrocchia di Sant’Anna in Vaticano. Magnesio, figlio di un tecnico del Vaticano, risiedeva all’interno delle Mura Leonine, come ha recentemente condiviso in un’intervista sul canale YouTube del giornalista Igor Patruno.

L’Addio

Tra le rivelazioni di Pierluigi Magnesio, amico e vicino di casa di Emanuela Orlandi, spicca un saluto che potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere meglio la sua scomparsa. Magnesio ha raccontato al Corriere della Sera che circa una settimana prima della misteriosa sparizione di Emanuela, si trovava sotto casa sua, all’interno del Vaticano, insieme a due amiche e alla sorella di Emanuela. Era l’ora di cena e il coprifuoco stava per scattare, ma mentre si salutavano, Emanuela non gli diede il bacetto che di solito si scambiavano. Magnesio ha sottolineato che lei lo aveva “tagliato” da qualche mese, suggerendo un cambiamento nei loro rapporti prima della sua scomparsa.

Pierluigi Magnesio ha raccontato al Corriere della Sera che Emanuela lo aveva allontanato in passato perché lui provava sentimenti profondi per lei. Essendo una persona di «nobile animo», aveva scelto di tenerlo a distanza. Tuttavia, quella sera, le cose presero una piega diversa: dopo un saluto iniziale privo di baci, Magnesio stava per andarsene quando sentì Emanuela chiamarlo. Si voltò e lei lo raggiunse per salutarlo «meglio», dandogli due baci. Magnesio, emozionato, ha confessato di essere rimasto sorpreso e felice, ma subito dopo Emanuela lo congedò con un “Addio!”, lasciandolo incredulo e senza parole.

Le ombre

La parola “Addio” pronunciata da Emanuela Orlandi prima della sua scomparsa, insieme alla frase enigmatica “Non mi vedrete per un po’”, rivelata da una compagna di classe, alimentano il sospetto che la ragazza fosse consapevole di dover scomparire ben prima del 22 giugno 1983. La compagna di classe ha raccontato che Emanuela le aveva detto questa frase poco prima di svanire nel nulla. Questo potrebbe avvalorare l’ipotesi che Emanuela fosse già stata contattata da misteriose “entità” che avevano previsto il suo allontanamento. Un ulteriore indizio di questa consapevolezza è emerso da una lite con i genitori, durante la quale Emanuela aveva annunciato la sua intenzione di andare in vacanza con un’amica, nonostante l’opposizione dei suoi.

Il silenzio

Pierluigi Magnesio ha rivelato il motivo del suo silenzio fino a questo momento, spiegando che inizialmente ricordava solo i baci affettuosi. Tuttavia, solo qualche anno fa, durante la pandemia, gli è tornato in mente l’addio di Emanuela, un particolare che considera significativo. Ha escluso un’interpretazione romantica di quel saluto, sottolineando che non si trattava di un tentativo di allontanarlo come corteggiatore, poiché i baci si erano già interrotti senza creare conflitti. La loro conoscenza risale all’infanzia, e tra di loro c’è sempre stato un affetto genuino e privo di tensioni.

L’appuntamento perduto

Il 22 giugno 1983, Pierluigi Magnesio aveva un incontro programmato con Emanuela Orlandi, descritta come una ragazza «franca, astuta e per nulla ingenua». Si sospettava che stesse cercando di guadagnare tempo con una telefonata riguardante l’Avon, che Magnesio considerava una scusa. Inoltre, Magnesio ipotizzò che Emanuela potesse avere un amore segreto, forse per un ragazzo della scuola di musica. Quel giorno, Magnesio incrociò Emanuela per caso intorno alle 16:30, mentre lui tornava in Vaticano e lei stava uscendo. Lei gli comunicò di avere un appuntamento con la sorella Cristina al Palazzaccio alle 19 e lo invitò a unirsi a loro. Magnesio accettò e si presentò all’incontro, dove si trovavano 5 o 6 persone. Dopo un po’, non vedendo arrivare Emanuela, iniziarono a preoccuparsi e decisero di cercarla alla scuola di Sant’Apollinare, ma lì non la trovarono.

Cosa non torna

La sequenza degli eventi legati alla scomparsa di Emanuela Orlandi necessita di una revisione approfondita, con la necessità di ricalibrare gli orari e riconsiderare le testimonianze, anche quelle dei familiari. Ad esempio, Pietro Orlandi ha manifestato incertezze riguardo alla possibilità che quel pomeriggio il fratello volesse accompagnare Emanuela o andarla a prendere alla scuola di musica. Molti aspetti di questa lunga e complessa vicenda, che dura da 41 anni, rimangono ancora da chiarire. Oggi, nel giorno in cui Emanuela avrebbe compiuto 57 anni, riemerge il misterioso “addio” che pronunciò prima di scomparire, un saluto che solleva interrogativi sul destino che la ragazza stava salutando. Dubbi, misteri e incertezze che oggi suscitano più domande che risposte. Emanuela, il 14 gennaio, avrebbe festeggiato 57 anni, anzi, li ha festeggiati, perché la verità, sebbene distante, è più viva che mai.

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