Dopo le affermazioni della consigliera toscana M5S Noferi, arriva il commento di Elisabetta Canalis sugli scontri avvenuti a Pisa. La consigliera aveva parlato di sputi forse anche meritati contro gli agenti. In questi giorni a Pisa studenti e manifestanti pro-Palestina sono stati manganellati dalla polizia.
Il commento di Elisabetta Canalis sugli scontri a Pisa
“Se non ci fosse la polizia non potremmo neanche più uscire di casa“. Anche Elisabetta Canalis interviene sugli scontri di Pisa e si schiera dalla parte delle forze dell’ordine. Le parole della showgirl arrivano in un commento su Instagram alle affermazioni della consigliera regionale toscana Silvia Noferi del Movimento Cinquestelle, che aveva parlato di sputi alla polizia “forse anche meritati, perché c’è una bella differenza fra uno sputo e una manganellata“.
“Ci sono uomini e donne che rischiano la vita per noi tutti i giorni con uno stipendio non certo proporzionato ai rischi che corrono. Ce lo dimentichiamo spesso…”, il commento di Canalis alle parole della consigliera toscana finita nella bufera.
Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato alla Camera per riferire su quanto accaduto a Pisa. Qui studenti e manifestanti pro-Palestina sono stati manganellati dalla polizia e l’intervento ruota sostanzialmente su questi due assi. Piantedosi si è detto “turbato” dalle immagini degli scontri, ma allo stesso tempo ha ribadito che la stessa manifestazione è nata “in totale violazione della legge, senza nessun preavviso da parte degli organizzatori che invece pubblicizzavano l’appuntamento sul web“.
“Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento“, ha detto il capo dello Stato in una telefonata all’inquilino del Viminale. “Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”, si legge in una nota diramata dal Quirinale.