In Scozia il parlamento ha approvato la controversa legge gender free, ovvero il Gender Recognition Act. Si tratta di un progetto di legge senza precedenti a livello internazionale destinato a rendere più facile nel Paese il libero cambiamento anagrafico di genere sessuale secondo le preferenze individuali del momento.
Approvata in Scozia la legge gender free
L’iniziativa ha ottenuto 86 sì e 39 no. Il progetto prevede fra l’altro di abbassare da 18 a 16 anni l’età minima per richiedere un Gender Recogntion Certficate e il via libera è stato accolto dalla protesta di un picchetto di contestatori al grido di “vergognatevi”. Le nuove norme entreranno in vigore l’anno prossimo.
Le dichiarazioni e i tempi
Ogni richiedente dovrà soltanto dichiarare di avere “vissuto” nel nuovo genere per tre mesi, o per sei mesi se di 16 o 17 anni di età, invece dei due anni previsti dalla legislazione scozzese attuale. Seguirà un periodo di tre mesi di “riflessione”, nel quale sarà possibile cambiare idea e ritornare al genere precedente. Il cambiamento potrà comunque venire capovolto successivamente.
I due fronti opposti
I gruppi per la difesa dei diritti Lgbt commentano che si tratta di “una storica opportunità per continuare il viaggio della Scozia verso una società libera e verso l’eguaglianza”, notando che era ora di rendere più facili le vite delle persone transgender. “I diritti transgender non sono in competizione con i diritti delle donne ma al contrario possono migliore i diritti per tutti”, afferma la ministra della Giustizia Shona Robinson. Tra gli oppositori della riforma, tra i quali spicca la scrittrice J.K. Rowling, da lungo tempo residente in Scozia e già protagonista di polemiche sul tema dei transgender, si citano invece timori sull’impatto delle nuove misure su servizi sociali, protezioni legali e spazi riservati alle donne.
Il tema infiamma l’autrice dei romanzi di Harry Potter, intervenuta spesso su Twitter con prese di posizione in difesa delle “donne biologiche”: dichiarazioni che le hanno procurato minacce di morte e la definizione di “Terf”, ovvero una femminista che esclude la difesa di donne che non lo sono biologicamente.
Sunak prevede una possibilità di revisione della legge
Il primo ministro conservatore britannico, Rishi Sunak, ha rivendicato oggi come “perfettamente ragionevole” la possibilità di una revisione da parte del governo di Londra del Gender Recognition Act.
“Io credo – ha detto oggi Sunak, interpellato dai giornalisti al riguardo – che moltissime persone siano preoccupate per questa nuova legge scozzese. Pertanto, ritengo sia completamente ragionevole che il governo del Regno Unito l’approfondisca, in modo da capire quali conseguenze essa possa avere per le donne e la sicurezza dei ragazzi e decidere in maniera appropriata come comportarsi”.