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Scuola, aumentano gli alunni con disabilità ma non gli insegnanti di sostegno. E il 50% degli istituti non è accessibile

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Foto di repertorio

Numero insufficiente di docenti specializzati sul sostegno, carenza dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione anche durante l’orario mensa, trasporti scolastici non sempre operativi, barriere architettoniche, testi scolastici non inclusivi, Piani educativi individualizzati (Pei) non rispettati anche se obbligatori per legge. Ad essere costretti a dover rinunciare al loro diritto allo studio sono tantissimi studenti che vivono in condizione di fragilità.

Aumentano gli alunni con disabilità ma non gli insegnanti di sostegno

Numero insufficiente di insegnanti specializzati nel sostegno, carenza di assistenza all’autonomia e alla comunicazione anche durante l’orario di mensa, trasporti scolastici non sempre funzionanti. Inoltre barriere architettoniche, testi scolastici non inclusivi e Piani Educativi Individualizzati (PEI) non rispettati, nonostante siano obbligatori per legge. A più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, la situazione per gli alunni e le alunne con disabilità rimane critica. I problemi e le difficoltà si manifestano in tutto il territorio italiano. Anche quest’anno, la campanella non suona per tutti, ed emerge una penalizzazione grave per studenti in condizioni di estrema fragilità.

Ad essere costretti a dover rinunciare al loro diritto allo studio sono tantissimi studenti che vivono in condizione di fragilità. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un report statistico sull’anno scolastico appena iniziato. Flavio Fogarolo, vicepresidente dell’associazione Lettura Agevolata, commentando i dati, ancora provvisori perché ancora non si è terminata la definizione dei posti in deroga, osserva che rispetto all’anno scorso ci sono circa 20mila alunni con disabilità in più. Si tratta di un dato con un incremento del 6% che segue ormai un trend in crescita da tempo, a fronte di un aumento di 10.772 posti di sostegno (+5%). L’incremento degli studenti in condizione di fragilità però non è supportato da un altrettanto necessario aumento dei docenti sul sostegno. I docenti sul sostegno sono circa 230mila, di cui quasi 85mila sono privi di specializzazione con pesantissime ricadute sulla qualità per la didattica inclusiva.

La parola degli esperti

“L’inclusione scolastica è un tema molto importante, la scuola deve essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale”, spiega Laura Andrao, avvocata esperta in diritto delle disabilità. Per attuare una vera e propria inclusione ogni attività didattica “deve essere cucita su misura delle esigenze della persona con disabilità, non è accettabile che l’alunno/a con disabilità esca spesso per recarsi in un’altra aula dedicata da solo/a o con altri studenti con disabilità. Ogni attività anche ricreativa, ludica o di mensa deve essere accomodata ragionevolmente sulla persona con disabilità”, aggiunge Andrao, dal 2024 a capo di un’equipe multidisciplinare che comprende avvocati di specializzazioni diverse e professionisti del mondo delle disabilità.

I dati

Il numero di studenti con disabilità ha superato negli ultimi anni le 300mila unità, costituendo oltre il 4% del totale degli alunni iscritti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Si pone in evidenza anche il persistente problema delle disparità regionali nell’offerta di supporto scolastico, poiché alcune Regioni, pur avendo un alto numero di studenti disabili in termini assoluti, non riescono a garantire a tutti il diritto all’istruzione. “Di anno in anno si amplifica il divario tra le necessità degli alunni con disabilità e la qualità dell’assistenza che ricevono in classe. Pertanto, in un contesto di autonomia differenziata e accessibilità per la disabilità, il luogo in cui si vive diventa sempre più cruciale, aumentando i casi di discriminazione anche durante gli anni dell’obbligo”, dichiara Chiarini.

Le difficoltà si protraggono nel tempo senza che il Ministero dell’Istruzione trovi rimedi definitivi”, aggiunge il presidente di Confad. Ad esempio, secondo l’Istat, per il 2024 è emerso che il 27% delle scuole non dispone di un numero adeguato di postazioni informatiche idonee per gli alunni con disabilità, il 60% degli istituti non è accessibile a tutti e il 62% degli studenti disabili non può partecipare a gite scolastiche che prevedano pernottamenti. Inoltre, l’Istat riporta che oltre il 50% degli alunni con disabilità ha cambiato docente di sostegno rispetto all’anno precedente, e quasi il 10% ha avuto diversi insegnanti di sostegno nel medesimo anno scolastico, compromettendo seriamente la continuità didattica, fondamentale per il percorso di crescita di qualsiasi studente.

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