Scuola, il modello 4+2 decolla in Campania. A settembre in tutta Italia erano 180 ma dal prossimo anno gli Istituto tecnico-professionali che adotteranno il modello saranno ben 396 (un incremento del 120%). I corsi tecnico-professionali attivati per il 2025/2026 passano da 225 a 628. Lo riporta Il Mattino.
Scuola, il modello 4+2 decolla in Campania
A settembre, in tutta Italia, erano 180, ma già dal prossimo anno scolastico si prevede un incremento del 120%, raggiungendo un totale di 396. Si tratta degli Istituti tecnico-professionali che hanno adottato il modello 4+2, che prevede quattro anni di scuola superiore seguiti da due anni negli ITS Academy, arricchiti da esperienze pratiche in azienda. Questo approccio consente di ampliare i programmi di alternanza scuola-lavoro e di didattica laboratoriale, facilitando così l’ingresso degli studenti nel mercato del lavoro. Si tratta di una strategia efficace per ridurre significativamente il tempo che intercorre tra il conseguimento del diploma e la ricerca di un impiego. Questo successo si aggiunge ai percorsi autorizzati, che per l’anno scolastico 2025/26 raggiungono un totale di 628, con un incremento di 471 nuovi corsi rispetto ai 225 precedenti (un aumento del 210%).
In Campania, la nuova organizzazione scolastica ha riscosso un grande successo, registrando l’incremento più significativo e posizionandosi come la prima Regione: quest’anno si contano 20 istituti, ma il prossimo anno si arriverà a 59; per quanto riguarda i percorsi, si passerà da 25 a 93. Nel frattempo, c’è tempo fino alle 20 del 10 febbraio per iscriversi al primo anno della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, e ai Centri di Formazione Professionale regionali. Per l’anno scolastico 2025/2026 saranno disponibili anche tutti i percorsi della filiera tecnologico-professionale 4+2 e del liceo del Made in Italy.
Le candidature
La Commissione ministeriale incaricata di esaminare le candidature degli istituti tecnico-professionali per l’adozione del modello 4+2 per il prossimo anno scolastico ha concluso i suoi lavori. Le scuole autorizzate sono passate da 180 a 396, mentre i percorsi formativi sono aumentati da 225 a 628. «Un risultato che supera ogni aspettativa», ha dichiarato il ministro Valditara, sottolineando l’interesse particolarmente positivo manifestato dal Mezzogiorno, «indicativo di una forte volontà di modernizzazione e sviluppo, in linea con i recenti dati sul calo della dispersione, la riduzione del divario Nord-Sud e la crescita economica».
È evidente che «l’intero sistema scolastico italiano sta subendo un cambiamento profondo, a partire dalla scuola tecnico-professionale, che, grazie alle innovazioni del 4+2, potrà offrire maggiori opportunità formative ai nostri giovani, diventando un motore di crescita per le imprese». La Campania ha registrato l’aumento più significativo, sia per quanto riguarda gli Istituti tecnico-professionali, con un incremento del 195%, sia per i percorsi autorizzati, che hanno visto un aumento del 272%. Questo ha portato la regione a posizionarsi al primo posto per numero di istituti e percorsi, rappresentando rispettivamente il 14,9% e il 14,8% del totale. Nella sperimentazione dell’anno in corso, la Campania si trovava al quinto posto con l’11,1%, preceduta da Lombardia (16%), Puglia (15,1%), Calabria (13,8%) e Sicilia (12,4%).
È chiaro che la Campania sta guidando il Mezzogiorno, che dal prossimo anno scolastico avrà il 53% degli Istituti tecnico-professionali 4+2 e il 55,7% dei percorsi autorizzati. Si tratta di un ottimo risultato complessivo. Al contrario, Sardegna, Molise e Basilicata faticano a decollare, con solo 6, 5 e 4 Istituti tecnico-professionali rispettivamente, e 6, 7 e 5 percorsi autorizzati.
La filiera
Analizziamo ora la filiera formativa tecnologico-professionale 4+2. Questi corsi, attivati quest’anno grazie a una sperimentazione nazionale, offrono un percorso di studio secondario quadriennale nell’ambito dell’istruzione tecnica e professionale. Gli studenti possono così raggiungere gli obiettivi di apprendimento e le competenze previste dai corsi quinquennali attuali, conseguendo il diploma di istruzione secondaria di secondo grado con un anno di anticipo, dopo aver superato l’Esame di Stato.
Nei primi quattro anni del percorso, si promuovono il rafforzamento delle esperienze pratiche, l’approfondimento delle discipline STEM, le ore dedicate ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), i processi di internazionalizzazione, l’insegnamento pratico e l’adozione di metodologie e strumenti didattici innovativi. È previsto anche il coinvolgimento di docenti esperti provenienti dal mondo del lavoro, sia nella progettazione dell’offerta formativa che nell’insegnamento. Per coloro che scelgono di non proseguire il biennio presso gli ITS Academy, il diploma quadriennale sarà riconosciuto nel mercato del lavoro come equivalente a un diploma quinquennale, permettendo così l’iscrizione all’università.
I percorsi della filiera formativa tecnologico-professionale 4+2 sono progettati in collaborazione con il territorio, le imprese e le professioni, in linea con le Dieci Aree tecnologiche degli ITS Academy. Questi percorsi promuovono la diffusione della cultura scientifica, dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. Coprono una vasta gamma di settori, dall’energia ai trasporti, dall’agrifood all’edilizia, dall’informatica al biomedico e sanitario, dalla meccatronica ai beni culturali e alla moda. Sono pensati per migliorare l’occupabilità dei giovani, con un focus particolare sulle professioni emergenti, rispondendo così alle esigenze del mercato.