Scuola, sì alla didattica in presenza ma con turni anche di pomeriggio. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa in cui ha illustrato tutti i nuovi punti del Dpcm contenente misure necessarie per arginare il contagio da coronavirus.
Nuovo Dpcm, Conte: “Didattica in presenza a scuola”
Alle superiori sì alla didattica a distanza alternata però a quella in presenza e unita a una più marcata diversificazione degli orari di entrata ed uscita degli alunni.
Nella bozza del dpcm si legge: “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione della didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00. Inoltre anche il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche (rappresentanti di classe e di istituto) può avvenire secondo modalità a distanza.
Università
Le università predispongono, in base all’andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative tenendo conto dell’evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria ed, in ogni caso, nel rispetto delle linee guida del ministero dell’università e della ricerca.