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Si torna a scuola, tutte le regole per l’anno scolastico 2021/2022 | Cosa c’è da sapere su mascherine, green pass e vaccini

Si avvicina l’inizio dell’anno scolastico, ma quali saranno le regole tra green pass vaccino per la scuola? Per gli studenti, al momento, c’è assoluta libertà di scelta in merito al vaccino. Fanno eccezione gli universitari, che invece dovranno avere la certificazione verde per lezioni ed esami. I docenti e il personale scolastico (compresi gli addetti alle mense e all’amministrazione), invece, pur non avendo alcun obbligo vaccinale per poter entrare a scuola dovranno essere in possesso del Green Pass; quindi dovranno essere o vaccinati o guariti dal Covid. In alternativa, si dovrà esibire un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.


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Ovviamente sono esonerate le categorie esenti dalla campagna vaccinale, purché la loro condizione sia certificata da una struttura sanitaria. In questo caso, tuttavia, le scuole potranno utilizzare una parte delle risorse extra stanziate per il ritorno a scuola in sicurezza per coprire il costo dei tamponi diagnostici. Che invece saranno a carico dei no vax, ovvero chi decide di non vaccinarsi per scelta. 



Scuola, le regole per l’anno scolastico 2021/2022

Per i docenti, il mancato rispetto di queste prescrizioni, come ribadito anche dal ministro dell’Istruzione Bianchi, verrà considerato come assenza ingiustificata. Ciò vuol dire niente stipendio e, dopo 5 giorni consecutivi di assenza, sospensione del rapporto di lavoro. Da quel momento, perciò, gli istituti potranno convocare un supplente. A tal scopo, è stato stanziato un fondo di 358 milioni per le supplenze di personale assente ingiustificato.

Previste, però, anche delle sanzioni economiche; in capo sia ai dipendenti sia ai dirigenti scolastici. Entrambe le categorie, se qualcuno viene trovato a svolgere servizio senza Green Pass, possono incorrere in multe da 400 a 1000 euro.

Green pass a scuola, chi  deve controllare?

I controlli sul possesso del Green Pass dovranno essere fatti dai dirigenti scolastici (o da un soggetto da loro incaricato). Al momento sembra che la verifica dovrà avvenire ogni giorno. Ma le associazioni dei presidi, lamentando l’assenza di risorse e tempi adeguati per assolvere a questa procedura, stanno spingendo per annotare semplicemente le scadenze dei singoli Green Pass all’inizio dell’anno e di fatto controllare quotidianamente che i non vaccinati siamo in possesso di un tampone negativo.

Le mascherine rimangono obbligatorie

Anche per il 2021/2022, in linea generale, è previsto l’obbligo di indossare la mascherina all’interno degli istituti per tutti gli alunni di età superiore a 6 anni (anche quando sono seduti al banco) e, ovviamente, per il resto del personale scolastico (docenti, Ata, ecc.). Nelle scuole dell’infanzia, invece, solo gli insegnanti dovranno indossarla. Inizialmente il CTS aveva indicato come possibile l’uso della mascherina di comunità in alcune situazioni. Tuttavia il protocollo d’intesa firmato dal Ministero con i sindacati ha ribadito che l’unica mascherina ammessa sarà quella chirurgica.

Chi può non indossare la mascherina a scuola

Sono però previste alcune deroghe. Ad esempio, le mascherine potrebbero essere messe da parte se tutti gli studenti e il personale scolastico presenti in un certo contesto educativo hanno completato il ciclo vaccinale o hanno un certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19 in corso di validità.

Chi, invece, ha particolari patologie certificate può essere esonerato dall’obbligo di mascherina. Mentre nelle classi in cui sono presenti studenti non udenti potranno essere indossate mascherine trasparenti, per agevolare la comunicazione.



Mascherine per tutti fornite dalla scuola

Così come l’anno scorso, le mascherine (assieme agli altri dispositivi di protezione, come i gel igienizzanti), verranno fornite dagli istituti. È stato infatti rinnovato l’accordo con la struttura commissariale per la fornitura dei materiali.

Rimane il distanziamento in classe, ma solo se possibile

Alla luce delle regole sulle mascherine, si comprende il motivo che ha portato al cambio di prospettiva riguardo il distanziamento in classe. Non più obbligo ma raccomandazione quella che individua in 1 metro (in condizioni statiche) la distanza minima tra i banchi e in 2 metri tra cattedra e banchi e nella zona interattiva della cattedra. Se però non è possibile mantenere il distanziamento, la mascherina obbligatoria consentirà di fare scuola in presenza in sicurezza: non è previsto quindi il ricorso automatico alla Dad in caso di  mancanza di spazi adeguati a garantire il distanziamento. Misura che invece lo scorso anno era prevista, solo per le scuole superiori.

Le altre misure di sicurezza: fondamentale l’aerazione e ridurre gli assembramenti

Come lo scorso anno, rimangono in piedi quasi tutte le accortezze per vivere la quotidianità scolastica in ambienti protetti dal rischio contagio: pulizia quotidiana accurata dei locali, gel igienizzante, divieto di assembramenti, tavoli con i prefetti a livello locale per gestire eventuali turni di ingresso-uscita nelle scuole. Non bisognerà però misurare la temperatura all’ingresso degli istituti, anche se resta confermato che non si può accedere alle strutture con una temperatura corporea superiore ai 37.5° o con sintomi di patologie respiratorie.

Accesso limitato alle scuole per i genitori

Per quanto riguarda le famiglie, un solo genitore potrà accompagnare il figlio e solo fino a davanti alla scuola. Gli ingressi all’interno delle strutture dovranno essere ridotti al minimo (presumibilmente solo con Green Pass o tampone negativo). I colloqui con gli insegnanti continueranno a svolgersi online.

Cosa succede in caso di contagio a scuola

Se in una classe emerge un caso di positività al Covid, verrà imposto un periodo di quarantena: dieci giorni per i non vaccinati, solo sette giorni per i vaccinati. Sarà sempre la Asl, però, a predisporre nel dettaglio la procedura per la classe. In caso di focolaio più esteso, si potrà decidere di chiudere la scuola.



Educazione fisica: in zona bianca si torna quasi alla normalità

L’attività motoria scolastica merita un capitolo a parte. Si potrà fare educazione fisica ma solo in zona bianca senza l’obbligo di mascherina e sempre con un distanziamento di almeno 2 metri. Se tali attività si svolgono al chiuso, bisognerà garantire l’aerazione dei locali. In zona bianca, inoltre, si potranno fare anche attività di squadra, ma sono da prediligere quelle individuali, soprattutto al chiuso. In zona arancione o rossa, si raccomandano solo attività individuali.

Le palestre si potranno cedere a soggetti terzi al di fuori dell’orario scolastico (ad es. per attività sportive pomeridiane) solo in zona bianca. In zona arancione o rossa, gli enti locali proprietari degli immobili dovranno valutare se sospendere o meno la convenzione.


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Il sito del Ministero della Salute

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