Il gioco delle tre carte non è reato se organizzato con un banchetto e due soci che fingono di vincere. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 26321 con la quale ha accolto il ricorso degli imputati. La condotta occasionale, non rientra, infatti, nel reato di esercizio abusivo di giochi di pubblica scommessa non autorizzati, in assenza di una struttura nella quale siano impiegati mezzi e persone.
Il gioco delle tre carte non è reato, la sentenza
I ricorrenti avevano montato un banchetto davanti ad un autodromo, provando a distogliere l’attenzione dei frequentatori dai motori. La Suprema corte ha chiarito che non si configura reato: può solo scattare una multa ma solo se la possibilità di vincere o di perdere la posta economica in gioco dipende, in maniera preponderante, se non esclusiva, dalla sorte e non dalla capacità dei giocatori.