I carabinieri hanno liberato a Grigno (Trento) una donna di 26 anni e suo figlio di 5 anni, sequestrati da un cittadino albanese successivamente arrestato. L’intervento è stato avviato sabato, dopo l’allarme lanciato dal marito della donna. Secondo le informazioni, l’indagato di 33 anni, già soggetto a un divieto di avvicinamento alla donna per atti persecutori, l’ha intercettata a Borgoricco (Padova) mentre accompagnava in auto il figlio alla scuola dell’infanzia. Sotto la minaccia di un coltello, li ha costretti a fermarsi e ha preso il controllo del veicolo, immobilizzando la donna e il bambino con fascette di plastica alle caviglie.
Trento, sequestra donna e il figlioletto di 5 anni
Dopo circa mezz’ora, il marito, preoccupato per il mancato rientro della moglie, ha chiamato il 112. I carabinieri di Cittadella (Padova) sono riusciti a contattare la donna, che ha risposto evasivamente a causa delle minacce dell’uomo, facendo scattare l’allarme alle centrali operative che hanno avviato le ricerche.
Grazie a una localizzazione tecnica autorizzata dalla Procura di Padova e all’uso di sistemi di rilevazione targhe lungo le strade, i carabinieri hanno individuato il veicolo. Ne è seguito un inseguimento durato quasi cento chilometri, fino a Grigno (Trento), dove l’auto è stata accerchiata e bloccata. La donna e suo figlio sono stati liberati, e l’uomo è stato arrestato.
Le minacce
“Sta’ zitta o fai la fine di Giulia Cecchettin,” ha minacciato l’uomo di 33 anni, come riferito dal comandante dei carabinieri di Padova, Michele Cucuglielli. “Abbiamo vissuto momenti veramente drammatici,” ha aggiunto Cucuglielli. “Il nostro operatore ha immediatamente riconosciuto la gravità della situazione, permettendo di attivare rapidamente l’intera macchina investigativa dell’Arma, che ha risolto il caso in pochissimo tempo.”