Salgono a 8 i fermi eseguiti per il sequestro del figlio di un imprenditore: il giovane era stato rapito a fine settembre e massacrato. Gli indagati sono collegati al noto sodalizio camorristico del clan Contini.
Figlio di imprenditore sequestrato e torturato dal clan Contini per un debito
Oggi la poliziai ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli. L’operazione, condotta su delega del procuratore della Repubblica, ha visto coinvolti due uomini e tre donne, tutti gravemente indiziati di reati gravi. Tra cui sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, aggravati dall’uso di metodi mafiosi. Gli indagati sono collegati al noto sodalizio camorristico del clan Contini.
Le indagini sono partite da una denuncia presentata da un genitore, il quale ha segnalato il rapimento del proprio figlio, accusato di un debito di considerevole entità. Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dei fatti. Il giovane sarebbe stato condotto in un’abitazione nel quartiere Poggioreale, dove è stato aggredito brutalmente, colpito con spranghe di ferro e mazze di legno.
Il padre, a sua volta, sarebbe stato costretto a subire violenze in presenza del figlio, minacciato di gravi conseguenze se non avesse consegnato in tempi stretti una somma di denaro elevata.
L’intervento della polizia
Grazie alle immagini di videosorveglianza, la polizia ha individuato il luogo del reato. Durante un’irruzione nell’abitazione coinvolta, gli agenti della polizia scientifica hanno rinvenuto tracce evidenti del pestaggio. Ulteriori indagini hanno permesso di scoprire che la vittima era stata trasferita a un altro indirizzo, dove è stata tenuta prigioniera per ore.
Il giovane è stato poi abbandonato all’esterno del pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli di Napoli, dove ha ricevuto le prime cure per le lesioni riportate, le quali sono state giudicate guaribili in 30 giorni. Tra i destinatari dell’ordinanza figurano anche esponenti di spicco del sodalizio camorristico, con alcuni di loro che hanno agito come autori materiali delle percosse e altri che hanno svolto funzioni di vedetta.