Cronaca

Serena Mollicone, la lettera di un’amica di famiglia a Mattarella: “No alla beffa delle spese legali”

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La lettera di un’amica della famiglia di Serena Mollicone, la giovane di Arce trovata morta nel 2001, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma anche alla Meloni e al ministro Nordio: “No alla beffa delle spese legali”.

Serena Mollicone, la lettera di un’amica di famiglia a Mattarella

Un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Giustizia Carlo Nordio per chiedere che alla famiglia della giovane e in particolar modo alla sorella Consuelo venga risparmiata la ‘beffa’ delle spese processuali.

A scrivere una lettera aperta è la signora Bianca Maria Ferrante, amica del padre Guglielmo Mollicone che ha spiegato: «Apprendo che il ricorso in Appello si è concluso con la conferma dell’assoluzione degli imputati e, cosa che mi ha fatto indignare, con la condanna della famiglia Mollicone al pagamento delle spese legali. Oggi la famiglia Mollicone è composta da una ragazza, Consuelo, allo stesso tempo forte e fragile, orfana di madre e di padre e con una sorella uccisa in modo atroce che ad oggi è catalogato come un caso di omicidio irrisolto».

L’appello

«Il caso è conosciuto da tutti e non desidero entrare nel merito, però una domanda devo porgerla: le persone offese in questa vicenda sono Serena, il papà Guglielmo e la sorella Consuelo. Come si può condannare una famiglia devastata da un omicidio irrisolto, a pagare le spese legali? Siamo al paradosso, è Consuelo che dovrebbe essere risarcita per il dolore che ha vissuto in questi lunghi anni e che, sicuramente, ha cambiato per sempre il corso della sua vita e dei suoi sogni».

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