Cronaca

Sergio Mattarella: “Giovani pensate in proprio e non omologatevi”

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Sergio Mattarella invita i giovani a pensare in proprio ed a non omologarsi. Lo dice in un discorso fatto presso il Teatro Municipale di Piacenza, in occasione del Festival del Pensare contemporaneo. “Il sociologo Max Weber ha scritto: ‘il possibile non verrebbe raggiunto se non si tentasse sempre l’impossibile’ – ha scandito dal palco nel Salone monumentale di Palazzo Gotico.

Il discorso di Mattarella al Festival del Pensare Contemporaneo

Cita Max Weber, insieme a Milan Kundera e allo scienziato italiano Lamberto Maffei, trasmettendo un messaggio significativo ai giovani: riflettete autonomamente, concedetevi il tempo di vivere anche con calma, ma non rimanete inattivi. Prima di prendere posizione in modo assoluto con un sì o un no, contemplate con attenzione. In sintesi, allontanatevi dall’omologazione. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato a Piacenza per festeggiare i 220 anni del Teatro Municipale e ha concluso il Festival del Pensare contemporaneo, prendendo parte alla cerimonia in cui erano protagonisti studenti delle scuole superiori di tutta Italia che, durante la settimana, hanno redatto le loro “lettere di futuro” destinate al presidente.

“Il sociologo Max Weber ha scritto: ‘il possibile non verrebbe raggiunto se non si tentasse sempre l’impossibile’ – ha scandito dal palco nel Salone monumentale di Palazzo Gotico – Essere realisti è la parola più polisenso, ambigua ed anche ingannevole che si possa immaginare. Anche perché ogni fatto viene vissuto da ciascuno in base alla propria esperienza. La rappresentazione dei fatti è condizionata dagli interessi di chi la promuove e si ritrova ad esempio nelle fake news… Per questo pensare in proprio è fondamentale ed occorre avere responsabilità”.

L’invito ai ragazzi di non omologarsi

Ma non solo, il presidente incita gli studenti al dubbio, al pensiero profondo: “con l’intelligenza artificiale c’è il rischio di omologazione, basta pensare al frequente conformismo dei social, agli sms in forme abbreviate che tagliano l’ espressività o al modo di esprimersi riducendo parole o intere frasi a poche sillabe. E’ il rischio di omologarsi e occorre che il genere umano difenda l’unicità della sua mente”, ha ripetuto. Mattarella ha rilanciato l’invito ad “avere rispetto del proprio tempo”, pur senza indugiare nell’inerzia. Ha sottolineato l’unicità, l’irripetibilità della mente umana, dell’essere umano, davanti alle straordinarie potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale. Infine il richiamo a uno dei grandi temi contemporanei, il rapporto con la Terra e le sue risorse, che non sono infinite.

“Mi è piaciuto l’esempio che avete fatto della ‘farfalla di Tokyo’: c’è in esso un richiamo all’imprevedibilità degli eventi ma anche all’imprevedibilità che è una meraviglia della vita che va raccolta – ha concluso Mattarella – continuate a battere le ali!”. Salutato da circa 350 ragazzi Mattarella ha poi presenziato dal palco reale al concerto per i 220 anni del Teatro municipale piacentino. Dopo l’inno nazionale, il Va Pensiero di Giuseppe Verdi. Nel programma omaggi a Puccini e a Morricone affidati al violino di Alessandro Quarta e alla voce di Amii Stewart.

Sergio Mattarella