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The “Night Stalker”, il serial killer che entrava dalle finestre: la spaventosa storia di Richard Ramirez

Tra il marzo e l’agosto del 1985 nessuno poteva dirsi al sicuro a Los Angeles, dove aleggiava un clima di terrore. Il motivo di tutto ciò era da attribuire a un uomo: Richard Ramirez, soprannominato dai media dell’epoca “The Night Stalker”.

La storia del serial killer Richard Ramirez

Ramirez nacque il 29 febbraio 1960 a El Paso (Texas) da una famiglia di modesta estrazione sociale. Suo padre era un ex poliziotto, mentre sua madre era un’attivista cattolica. Sembra che il padre credesse molto nelle punizioni corporali ed era solito picchiare i suoi figli tra cui, per l’appunto, anche Richard.

Tuttavia, ciò che, presumibilmente, influenzò la psiche di Ramirez, fu la frequentazione di quest’ultimo con suo cugino Mike, molto più grande di lui e reduce del Vietnam. Richard passò molto tempo con lui sin da quando aveva 9 anni e, purtroppo, Mike era tutt’altro che un buon esempio. Quest’ultimo era infatti solito mostrare al piccolo Richard delle fotografie da lui scattate in Vietnam, raffiguranti donne mutilate, uccise e violentate da egli stesso, ‘’vantandosi’’ delle sue orribili azioni.

serial killer Richard Ramirez

È indubbio che quelle immagini ebbero un’influenza sulla psiche di Richard, poiché, anni dopo, egli ripeté, almeno parzialmente, quei crimini sulle sue vittime. Nel 1972 Mike sparò e uccise sua moglie in casa sua, alla presenza di Richard che all’epoca aveva 13 anni. Quando gli agenti di polizia giunsero sul luogo, Mike era fuggito, trovarono solo Richard, accovacciato in un angolo della casa e coperto del sangue della vittima. L’adolescenza di Ramirez fu caratterizzata da abuso di droghe (divenne dipendente di cocaina ed ecstasy) e dal vagabondare in giro per le strade di Los Angeles. Condizioni, queste, che amplificarono i suoi disturbi mentali. La furia violenta di Ramirez esplose nel Marzo 1985 quando egli era appena 25enne.

Gli omicidi

serial killer Richard Ramirez

L’arresto e il processo

L’ultimo omicidio fu tuttavia anche il punto di svolta nelle indagini, in quanto la Erickson, dopo essere stata abusata da Ramirez, lo vide allontanarsi a bordo di un’auto nera di cui fornì una descrizione dettagliata alla polizia. L’auto venne rinvenuta abbandonata il giorno seguente ma, all’interno, la scientifica reperì le impronte digitali del killer. Fu solo allora che il famigerato ‘’Night Stalker’’ (lett. ‘’cacciatore della notte’’, così soprannominato perché uccideva solo di notte) ebbe un volto e un nome, quello di Richard Leyva Munoz Ramirez, 25enne ispanico già noto alle forze dell’ordine per reati sessuali e droga. Il mattino seguente le foto di Ramirez furono pubblicate su tutti i quotidiani di Los Angeles e il 31 Agosto 1985 il serial killer venne finalmente arrestato mentre cercava di rubare un’auto.

La morte di Richard Ramirez

Il processo a Richard Ramirez fu in assoluto uno dei più complessi della storia americana, visto l’enorme quantità di atti e di testimoni, nonché uno dei più seguiti a livello nazionale. Al termine del processo, Richard Ramirez venne condannato a morte mediante camera a gas, condanna però mai eseguita in quanto il serial killer morì nel carcere di San Quintino il 7 giugno 2013.

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