Cronaca

Roma, trovato un serpente nella stanza dell’ospedale San Camillo

All’interno di una stanza dell’ospedale San Camillo, a Roma, è stato trovato un serpente. Questi incontri sono sempre più frequenti in giro per la Capitale.

Roma, trovato un serpente nella stanza dell’ospedale San Camillo

L’hanno trovato a terra, sul pavimento di una delle stanze dell’ospedale San Camillo. Una volta individuato il rettile, è stato immediatamente lanciato l’allarme: l’amministrazione dell’istituto sanitario ha subito cercato assistenza per gestire la presenza del serpente. Non avendo potuto contattare un ufficio istituzionale, hanno richiesto l’intervento dell‘associazione di conservazione ambientale Earth. La comparsa di serpenti non è una novità nella città capitale.

Tuttavia, non dovrebbe sorprendere: durante questo periodo di caldo, anche i serpenti cercano rifugio e fonti di acqua. Oltre agli esemplari adulti, in aggiunta ci sono anche i cuccioli, che vengono alla luce proprio tra la fine di agosto e il mese di settembre.

Le dichiarazioni di Earth

È stata proprio la presidente, Valentina Coppola, a tranquillizzare sulla presenza dei serpenti: “Riceviamo decine di chiamate al giorno per la presenza di serpenti in case private, cantine, scuole ed edifici pubblici”, ha spiegato Coppola a la Repubblica.

“I serpenti Cercano refrigerio e fonti di acqua per scampare al caldo torrido di questi giorni, inoltre tra fine agosto e settembre si schiudono le uova del serpente biacco e nascono i piccoli lunghi 20-25 centimetri – ha continuato la presidente – Le segnalazioni arrivate negli ultimi giorni riguardano soprattutto questi cuccioli”.

Le richieste di intervento sono davvero tantissime: “L’ultima a Roma, dopo quella in ospedale, risale ad appena qualche ora fa in un garage sull’Ardeatina. Si segnala la presenza del rettile all’associazione e si invia una foto dell’animale – ha continuato a spiegare – In risposta si riceve una identificazione della specie: se si tratta di specie innocue spieghiamo come ci si deve comportare per far uscire l’animale senza fargli del male, come nel caso del San Camillo. Ma se si tratta di vipere allertiamo i vigili del fuoco e la forestale”.

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