Curiosità

I servizi digitali in crescita con il Covid-19 in Italia

Le restrizioni alla circolazione delle persone hanno favorito soprattutto il commercio elettronico e i servizi digitali sono cresciuti

La pandemia di Covid-19 ha introdotto la nuova normalità, uno scenario del tutto inedito caratterizzato da una forte accelerazione per i servizi digitali. Le restrizioni alla circolazione delle persone hanno favorito soprattutto il commercio elettronico, in grado di crescere del 26% nel 2020 secondo le rilevazioni dell’Osservatorio eCommerce B2C della School of Business del Politecnico di Milano.

L’incremento delle vendite online ha favorito sia i grandi gruppi come Amazon, ormai la seconda azienda al mondo dopo Walmart  tra i retailer mondiali, sia i piccoli negozi di quartiere con l’aumento del 349% del modello click&collect secondo il Consorzio Netcomm. Ad ogni modo, l’e-commerce non è l’unico settore beneficiato dalla crisi sanitaria, infatti il SARS-CoV-2 ha trainato una serie di attività oggi sempre più digitali.

I settori che hanno accelerato con la trasformazione digitale

L’effetto-covid si è fatto sentire in tantissimi ambiti economici, a partire dal gioco online legale con la chiusura di sale bingo, centri scommesse e casinò fisici. Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane dei Monopoli rielaborati da Agimeg, l’Agenzia giornalistica sul Mercato del Gioco, nel 2020 il mercato dei casinò online è cresciuto del 46,4%, con un aumento significativo per alcuni concessionari ADM come Betfair, Betflag e Pokerstars.

Con la crisi sanitaria cresce l’online banking, con uno studio realizzato da Deloitte che ha rilevato come il 32% delle persone abbiano utilizzato i servizi di e-banking per la prima volta proprio nel 2020. Una vera e propria rivoluzione culturale, dunque, con la pandemia che ha spinto persone non avvezze alle tecnologie digitali a usare app e piattaforme web per la gestione digitale del conto corrente, delle carte e degli altri servizi bancari, gettando le basi per un cambiamento destinato a resistere anche nel post-covid.

Ovviamente, uno dei settori in forte aumento è lo streaming audio e video, con la società Sensemakers che ha registrato un incremento per i servizi svod, ovvero quelli forniti in abbonamento tramite il modello on demand come Netflix e Prime Video. Secondo lo studio tra i contenuti più apprezzati ci sono film e serie TV, con una media di 2,3 abbonamenti a persona e un aumento della spesa media mensile arrivata a 27,2 euro.

Anche gli investimenti online sono cresciuti in modo considerevole nell’ultimo anno, come del resto dimostra il netto incremento delle truffe finanziarie, con l’aumento nel 2020 dell’attività di contrasto e oscuramento dei siti web illegali da parte della Consob. Il boom del trading online è stato avvantaggiato dal rally delle criptovalute e dalla crescita record di Wall Street, oltre a una maggiore capacità di risparmio delle famiglie a causa del taglio delle spese durante il lockdown.

Non solo business: i lavori più richiesti in ambito digitale

La pandemia di Covid-19 non ha offerto nuove opportunità soltanto alle aziende, infatti la trasformazione digitale in corso sta aumentando la richiesta da parte delle imprese per i professionisti in ambito digitale. Secondo le indicazioni dei siti di annunci e di piattaforme specializzate come LinkedIn, tra le figure più ricercate c’è il copywriter, un esperto di scrittura per il web in grado di realizzare contenuti di qualità per siti web, e-commerce e campagne pubblicitarie online.

Anche il social media manager è sempre più richiesto dalle aziende, dai professionisti e dagli influencer, in quanto si tratta di una persona che si occupa a 360 gradi della gestione dell’account social. A livello operativo è molto alta la domanda per i professionisti di web marketing, in grado di pianificare strategie ottimali per vendere online e rafforzare il brand, sfruttando i nuovi canali online per aiutare le aziende ad aumentare il fatturato e i guadagni.

Nonostante sia ancora una professione difficile da trovare, specialmente in Italia, le imprese hanno bisogno sempre di più di un digital strategist, un esperto capace di sostenere le aziende nel complesso processo di digital transformation, consigliando interventi in grado di ottimizzare sia l’organizzazione interna sia le attività esterne. Le nuove opportunità sorte con il SARS-CoV-2 offrono chance importanti per l’occupazione, soprattutto per i giovani, tuttavia bisogna puntare sulle competenze ed essere in grado di adattarsi a scenari sempre più complessi e flessibili.

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