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Lo sfogo di ClioMakeUp: “Non posso più essere me stessa

Lo sfogo in lacrime di ClioMakeUp: “Quello delle influencer è un mondo di squali, non posso più essere me stessa“. L’imprenditrice beauty, Clio Zammatteo, si lascia andare a un lungo sfogo su Instagram , raccontando le difficoltà del mondo dei social.

Lo sfogo di ClioMakeUp: “Non posso più essere me stessa

Clio Zammatteo, imprenditrice beauty, in arte ClioMakeUp, si è sfogata sul suo profilo Instagram, raccontando ai suoi follower la difficoltà di lavorare nel mondo dei social e degli influencer, un ambiente fortemente tossico e competitivo.

“Stavamo guardando un sondaggio dove venivo messa a confronto con varie aziende e influencer beauty in Italia. C’erano i vari dati, buoni, però questo ha fatto sì che io esplodessi. Quando ho iniziato a fare make up nel 2008 ero ignara. Il web era un campo incolto e noi che abbiamo iniziato abbiamo fatto tentativi e continuato col nostro modo di comunicare”, ha cominciato l’influencer, “Negli ultimi anni, mi sono resa conto che non riesco a essere la Clio di prima. Non perché non abbia più la passione che avevo prima ma perché il mondo del web, soprattutto del beauty, è cambiato tantissimo. È diventato un mondo di paura. Nel 2008 facevo recensioni anche negative di prodotti, dicevo cosa mi piaceva e cosa non mi piaceva. Non c’erano i giornalisti, non c’erano gli influencer che rigiravano le tue parole per attaccarti. Adesso ho paura di dire la mia, perché qualsiasi cosa io dico viene girata”.

La competizione in Italia secondo ClioMakeUp

La competizione è sana, ma per come viene gestita in questo momento, soprattutto in Italia, non è sana. È volta a uccidere gli altri brand. Siamo in espansione, io devo comunicare i miei prodotti ma ho paura. Quando nel 2017 sono uscita con i miei primi prodotti erano dei rossetti. Ne esistevano milioni in commercio. Io ho cercato di creare qualcosa che prima non c’era, quello che per me era il meglio in quel momento. […] In Italia, quando si esce con un prodotto, esce subito il confronto con quello che fanno gli altri. È giusto, ma parte anche il massacro”.

La paura di dire la verità e il proprio pensiero

L’imprenditrice sottolinea la pressione per la competizione scorretta che c’è oggi tra le imprenditrici, e la paura di molti nel dire la verità per non incorrere in disapprovazione e attacchi vari:

Faccio fatica a combattere queste battaglie ma ho paura.  Ho paura perché la vita è una me*** e ogni giorno abbiamo sfide e battaglie da combattere e non ho voglia di combattere battaglie che io ritengo inutili. Non voglio massacrare le cose degli altri per innalzare me stessa. Non voglio essere l’imprenditrice numero uno in Italia, la più fi*a, la meglio vestita, quella più ricca. Non me ne frega niente. Voglio solo parlare alla mia community che ogni giorno combatte per fare la propria vita e che vuole dei prodotti onesti. E invece no, devo combattere per raccontare il prodotto, faccio fatica perché dall’altra parte c’è chi ha modi di comunicare che vanno in contrapposizione con me.

Infine ha aggiunto: “Se lo avessi saputo nel 2008, non avrei nemmeno cominciato. Sono un’imprenditrice che sente questo peso, quello di essere una leader che deve combattere per le persone che lavorano con lei, persone che mi vedono fragile e impaurita dal mondo fuori. Negli anni non ho mai fatto confronti perché ho il mio percorso e vorrei andare avanti, fare le cose che mi fanno stare bene. Buttarmi nella bolgia dei combattimenti non mi fa stare bene. Il modo di fare comunicazione oggi è cambiato. La gente ha paura di dire la verità. Non parlo più dei prodotti che non mi piacciono perché ho paura. Gli altri ne parlano perché hanno paura delle conseguenze, di deludere brand, di tagliarsi fuori dai contratti. Non è quello che voglio fare io. Non voglio scendere a compromessi. A scuola ero una capra ma il c*** non l’ho mai leccato a nessuno. Oggi il mondo del web è pieno di leccac***.

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