Rosa Hanan, una delle donne che ha vissuto il periodo della Shoah, è morta questa notta a Roma all’età di 102 anni. Il suo messaggio: “Io che ho vissuto l’inferno di Auschwitz dico ai giovani di non dimenticare”.
Shoah, Rosa Hanan è morta
Testimone dell’Olocausto ai suoi molti incontri con gli studenti ripeteva: “Per formare un uomo ci vogliono anni, per distruggerlo basta un solo istante”. “Era l’unica persona di Rodi che avevo qui a Roma che potevo frequentare come una sorella”, ricorda sul portale della comunità ebraica di Roma, Sami Modiano cresciuto con lei in Grecia.
Chi era Rosa Hanan
Rosa Hanan, nata a Rodi nel 1920, è morta questa notte a Roma a mezzanotte e un minuto. Immatricolata nel campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz con il numero A-24360, nella vita dopo la liberazione ha incontrato spesso anche studentesse e studenti.
La vita
Alla fine del 1944 viene trasferita a Dachau e successivamente a Kaufering, Landsberg e Türkheim. Nel giugno 1945, Rosa fugge insieme ad altre tre donne di Rodi: si nascondono in una fattoria fino alla liberazione. In Italia, a Milano, a Milano, incontra Giuseppe Mallel, anche lui originario di Rodi, sopravvissuto ai campi di sterminio. Si sposano, hanno due figli, Nissim e Herzl, infine si trasferiscono a Roma.
Un’altra testimonianza che vola via
Con Rosa Hanan Mallel scompare un’altra importante testimone: la sua storia e la sua testimonianza rimangono impresse nelle menti delle persone che l’hanno conosciuta.