Cronaca

Sicilia, multe fino a 500 euro per i genitori dei bambini (minori di 5 anni) che utilizzano cellulari e tablet in pubblico

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Multe fino a 500 euro in Sicilia per i genitori dei bambini (minori di 5 anni) che utilizzano cellulari e tablet in pubblico. Questa norma, che si applica ai minori di cinque anni, è stata approvata dall’Assemblea regionale siciliana ed è stata proposta dal deputato e pediatra del M5S, Carlo Gilistro. Ora è necessario il consenso da parte di Roma.

Sicilia, multe per i genitori che utilizzano cellulari e tablet

Addio ai bambini con i cellulari al ristorante, sui mezzi pubblici o per strada. Se la nuova legge riceverà il via libera definitivo in Sicilia, i genitori dovranno adottare metodi più educativi per intrattenere i loro piccoli. L’Assemblea regionale siciliana ha approvato all’unanimità questa norma, che ora dovrà essere presentata a Roma per ottenere l’approvazione del Parlamento. L’ideatore di questo disegno di legge, Carlo Gilistro, ha lanciato l’iniziativa con un obiettivo chiaro: prevenire disturbi psico-fisici nei bambini fino a cinque anni.

«L’uso eccessivo di telefoni cellulari e dispositivi digitali può provocare seri danni ai giovani. È fondamentale che i genitori siano informati sui rischi associati a questi strumenti per i loro figli, tra cui ansia, attacchi di panico, aggressività e, in casi più gravi, fenomeni come il cyberbullismo e l’isolamento sociale», ha dichiarato il rappresentante pentastellato in un video condiviso sui social dopo l’approvazione del testo in Assemblea.

Il divieto nelle scuole

La proposta ha ottenuto un ampio consenso bipartisan, tanto che il vice capogruppo del Partito Democratico, Mario Giambona, ha deciso di ampliare – tramite un emendamento – il divieto anche alle scuole medie e superiori durante le ore di lezione. Questa misura si integra perfettamente con quella già adottata dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che nei mesi scorsi ha imposto un divieto totale di utilizzo dei cellulari in aula, anche per scopi educativi e didattici, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media. La norma affronta un problema sempre più diffuso, che il promotore ha voluto evidenziare nel testo: la «nomofobia», ovvero l’ansia di essere separati dal proprio cellulare.

Multe fino a 500 euro

«Questo fenomeno colpisce un ampio segmento della popolazione, manifestandosi con sintomi che spaziano dall’ansia alla difficoltà di concentrazione, dalla diminuzione delle capacità di apprendimento ai ritardi nello sviluppo del linguaggio, fino a disturbi del sonno e cambiamenti dell’umore che possono portare a episodi di aggressività ingiustificata e isolamento sociale», si legge nel testo della legge. Per chi non rispetta le norme, sono previste sanzioni severe: chi viola il divieto rischia una multa compresa tra 150 e 500 euro. Sarà l’autorità giudiziaria a gestire gli accertamenti e l’applicazione delle sanzioni.

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