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Sigla delle Brigate rosse sotto casa di un esponente di Fratelli d’Italia: indaga la Digos

Sotto casa di un esponente di Fratelli d’Italia è comparsa la sigla delle Brigate Rosse. È intervenuta la Digos che ha avviato le indagini.

Sigla delle Brigate rosse sotto casa di un esponente di Fratelli d’Italia

Nel centro storico di Perugia, sotto la casa di un esponente di Fratelli d’Italia, è comparsa la sigla delle Brigate Rosse. La Digos sta indagando sull’accaduto. Le due lettere sono comparse davanti l’abitazione dell’assessore comunale allo sport e al commercio, Clara Pastorelli, membro della giunta di centrodestra guidata dal sindaco Andrea Romizi. Stando alle prime ricostruzioni, l’autore avrebbe agito nelle primissime ore della mattinata di ieri, quando l’area era pressochè deserta. Dura la presa di posizione degli esponenti del centrodestra umbro, mentre le indagini sono ancora in corso.

“Fratelli d’Italia esprime ferma e decisa condanna del vile gesto compiuto in queste ore in centro storico, dove è comparsa una sigla inneggiante alle Brigate Rosse proprio di fronte all’abitazione di un assessore della giunta perugina. Un atto estremamente grave che purtroppo è solo l’ultimo di una serie di atti violenti perpetrati da estremisti politici che evidentemente faticano ad accettare le regole democratiche del vivere sociale – il pensiero del coordinatore locale di FdI, Riccardo Mencaglia, espresso in una nota – massima solidarietà da parte di Fratelli d’Italia all’assessore e alla giunta tutta, mai ci stancheremo di affermare che la democrazia e il rispetto delle regole non possono essere messe in dubbio da chi vuole tornare a creare un clima di terrore e violenza che ha negli anni già pagato un pesante tributo di sangue”. “Esprimiamo profonda condanna per quanto successo – gli fa eco in un post su Facebook Giacomo Cagnoli, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale – si tratta di un gesto vile e molto grave”.

La ricerca di eventuali indizi

La scritta è stata rimossa e investigatori stanno in particolare passando al setaccio i filmati delle telecamere del circuito di videosorveglianza, alla ricerca di eventuali indizi per risalire all’autore del gesto. “Confido nell’operato delle forze di polizia affinché l’autore di questo scempio sia velocemente identificato e destinatario delle giuste misure di legge. Potrebbe essere una casualità ma la sigla è a pochi metri dalla residenza di un assessore del Comune di Perugia – ha chiosato Luca Merli, segretario locale della Lega, in un comunicato – nessuna scritta, per di più di questo orrendo tenore, avrà la capacità di intimorirci o fermare la nostra azione politica e i nostri valori”.

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