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Il 20 febbraio del 1969 nasce Siniša Mihajlović: l’uomo dalle punizioni impossibili

Siniša Mihajlović è un ex calciatore. Diventato successivamente allenatore, è conosciuto al grande pubblico con il soprannome di Sergente, per il suo temperamento forte e deciso. La carriera di Siniša Mihajlović è costellata da numerosi successi,

20 febbraio 1969: nasce Siniša Mihajlović, celebre calciatore serbo

Nato, in Croazia, a Vukovar, il 20 febbraio del 1966, Siniša Mihajlović è stato un difensore e centrocampista. Inizialmente jugoslavo, il calciatore milita nella Stella Rossa; si distingue da subito in campo per il suo potente sinistro e per la sua precisione nei calci piazzati.


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La singolare tecnica di tiro di Siniša Mihajlović appassiona i suoi fan e diviene anche oggetto di studio da parte dell’Università di Belgrado, che ne calcola una velocità pari a 160 km/h.

Nel corso del tempo Mihajlović affina sempre di più le sue doti calcistiche, migliorando la precisione e la potenza dei tiri. Una volta raggiunta l’Italia, lo sportivo riesce a realizzare 28 gol su punizione, di cui 3 in un’unica partita, condividendo questo importante record assieme a Giuseppe Signorini e Andrea Pirlo.

Gli anni in Italia

Durante i primi anni in Italia Siniša Mihajlović non brilla particolarmente nel ruolo di centrocampista di sinistra. Il vero punto di svolta si verifica quando Siniša indossa la maglia della Sampdoria.


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Assunto il ruolo di difensore, intorno agli anni Novanta, è considerato uno dei giocatori più importanti della Jugoslavia, nonché uno dei migliori difensori di quell’epoca.

Oltre alla maglia della Sampdoria, dal 1992 fino al 2006, Siniša Mihajlović indossa quella della Roma, della Lazio e dell’Inter, dimostrando le sue brillanti abilità di difensore.

Carriera da allenatore

Diventato il vice di Roberto Mancini, Siniša Mihajlović è stato allenatore dell’Inter dal 2006 al 2008. Inoltre è stato tecnico del Catania e ha guidato il Bologna prendendo il posto di Arrigoni.


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Mihajlovic è stato sulla panchina della Fiorentina (subentrando a Cesare Prandelli), della Serbia e del Milan. A partire dalla fine del 2016 e fino al 2018 ha guidato il Torino e successivamente lo Sporting Lisbona.

Nel 2019 Siniša Mihajlović ritorna ad essere il tecnico del Bologna, per sostituire Filippo Inzaghi. Il ruolo di allenatore viene interrotto da problemi di salute. Siniša viene colpito da una forma importante di leucemia e si dedica alle necessarie ed immediate cure mediche.


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Trascorsi 44 giorni di ricovero l’allenatore ritorna inaspettatamente in campo, in occasione della partita d’esordio del campionato 2019-2020 con l’Hellas Verona. La gara si conclude con il punteggio 1-1.

Vita privata

Siniša Mihajlović è alto 183 cm. Il suo peso è circa 79 kg. Ha i capelli grigi e gli occhi azzurri. A partire dal 1995 è unito sentimentalmente con Arianna Rapaccioni, showgirl e protagonista di numerose trasmissioni televisive di successo.


Mihajlovic e Arianna Rapaccioni
Siniša Mihajlović e Arianna Rapaccioni.

La coppia, che dichiara di avere un legame forte ed affiatato, ha 2 figlie, Viktorija e Virginia (che nel 2019 hanno partecipato in tv all’Isola dei Famosi) e due figli maschi, Dushan e Nicholas. Arianna Rapaccioni aveva già avuto un figlio da un precedente matrimonio.

Oltre ai numerosi successi calcistici Siniša Mihajlović ha dovuto affrontare diverse controversie legali. Nel corso del 2003 è stato squalificato come giocatore e multato nei confronti della UEFA per aver sputato al giocatore rumeno Adrian Mutu.


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Durante la partita del 2000, avvenuta fra Lazio ed Arsenal, insultò il senegalese Vieira e nel 2018 ebbe un diverbio su Twitter con l’onorevole Corsaro. In queste circostanze Mihajlovic è stato accusato di essere razzista.