La wedding planner Silvi Slitti non si ferma e continua a parlare del caso Angiolini e della casa occupata, dichiarando di sentirsi costretta ad andare per vie legali. Pare, infatti, che non si senta per niente tutelata in questo momento.
Silvia Slitti e il caso Ambra Angiolini: le vie legali
La wedding planner su Instagram ha risposto ad alcune domande e ha specificato che prima di arrivare allo sfogo social le ha provate tutte. “Io non sono un persona che lancia il sasso e poi nasconde la mano, so benissimo che le mie storie hanno scatenato un sacco di attenzione. Queste sono state le sue prime parole, poi ha aggiunto: ”Questa è una situazione spiacevole, non solo a livello legale, ma soprattutto umano e personale”. “Io voglio chiarire alcune cose che mi avete scritto nei messaggi: se ieri mi sono permessa di fare quello che ho fatto è perché venivo da tanti mesi in cui ho cercato in ogni modo di trovare dialogo perché io credo fermamente nel dialogo e pensoso che le persone possano mettersi a sedere e chiarire, anche perché in questo caso io non centro nulla in questa cosa, e voglio solo riavere ciò che è mio“.
Ha provato con il dialogo, ma non ha funzionato
A chi le ha fatto notare che è sempre sbagliato affittare la propria abitazione solo sulla parola lei replica che “c’era un contratto com’è giusto che ci sia, non si affittano le case senza contratto, ma il problema è che nella società in cui viviamo è giusto che le persone siano tutelate, solo che avvolte capita che per la legge sia tutelato più chi ha sbagliato rispetto a chi è dalla parte del giusto”.
Poi aggiunge tranquillamente: “Quindi siamo andati per vie legali, educatamente, perché era giusto andare per vie legali visto che quelle del dialogo non sono servite. Nessuno ha fatto niente che non fosse esattamente in termini di legge”. “Infine ci tengo a dire che sono dispiaciuta e amareggiata perché le persone interessate (Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri, ndr) lo sanno benissimo che io avrei voluto risolverla in modo diverso. E io ho dato tutta la mia disponibilità per risolvere la cosa e soprattutto sono stata una donna e una mamma che ha messo avanti le esigenze di altre persone anziché le mie, sperando che il bene tornasse indietro, ma così non è stato”
Silvi Slitti continua con le sue spiegazioni: “E mi dispiace perché di solito io non sbrocco sui social. Sì, porto avanti delle battaglie ma non le mie battaglie personali, e se ho fatto tutto questo è perché non trovavo altre soluzioni”. Si sente inoltre molto dispiaciuta per le testimonianze di persone nella sua stessa situazione: “Poi ho letto una quantità infinita di questi racconti con persone che hanno vissuto esperienze anche più spiacevoli, ho letto racconti agghiaccianti, forse dovrebbe cambiare qualcosa in Italia”.