Smantellata una banca abusiva cinese dalla Guardia di Finanza a Macerata: l’organizzazione lavorava su un giro di soldi di provenienza illecita che venivano ‘lavati’ per poi tornare a Pechino, nove arresti per frode fiscale da 500 milioni di euro.
Smantellata banca abusiva cinese a Macerata, nove arresti
La Guardia di Finanza di Ancona ha smantellato un’organizzazione cinese che gestiva una banca abusiva nel territorio di Macerata, coinvolta in un vasto schema di frode fiscale da circa 500 milioni di euro. Il sistema, descritto come una “mega-lavatrice” di denaro, permetteva di “pulire” fondi illeciti tramite fatture false e bonifici verso conti virtuali, reindirizzando il denaro in gran parte verso la Cina. Parte di questi fondi veniva invece reinvestita in Italia, soprattutto in ristoranti, auto di lusso e proprietà immobiliari.
Le indagini hanno portato all’arresto di nove membri dell’organizzazione e al sequestro di beni per un valore di 116 milioni di euro. Questa operazione mette in luce il complesso sistema di riciclaggio utilizzato dalla banda per sfuggire al fisco italiano, evidenziando anche l’importanza delle attività delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità economica.