Emessa la sentenza per Giuseppe Difonzo, il 36enne di Almatura è stato condannato a 29 anni di reclusione per aver soffocato la figlia Emanuela, di appena 3 mesi, in ospedale nel 2016.
Soffoca la figlia di 3 mesi e viene condannato: “Soffre della sindrome di Munchausen”
Nuova sentenza della Corte D’Assise d’Appello di Bari per Giuseppe Difonzo, condannato a 29 anni di reclusione per aver soffocato sua figlia Emanuela, di soli tre mesi, finita in ospedale nella notte tra il 12 e il 13 febbraio 2016, dopo che nello stesso anno aveva già provato a farlo senza riuscirci. Dal processo sarebbe emerso che l’uomo soffrirebbe della sindrome di Munchausen per procura, ossia quella condizione psichiatrica per la quale si tende ad esercitare violenza sugli altri per attirare l’attenzione su di sé.
La condanna per omicidio volontario è stata emessa dopo che la precedente era stata annullata dalla Cassazione nel marzo 2022 disponendo la scarcerazione dell’uomo e rinviando la questione in Appello.
Il processo
La prima sentenza nei confronti di Difonzo prevedeva 16 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, successivamente però la Procura impugnò la sentenza dinanzi alla Corte d’Appello con l’ipotesi di reato di omicidio volontario premeditato e i giudici decisero di condannare l’uomo all’ergastolo. A cambiare le carte in tavola fu la difesa che sollevò una serie di eccezioni dinanzi alla Cassazione come la bontà degli indizi di colpevolezza e l’idoneità giuridica del fatto reato.
Dalle perizie emerse inoltre che Difonzo fosse affetto dalla Sindrome di Munchausen. È stato infine attestato che la piccola Emanuela sia morta nel febbraio del 2016, dopo aver trascorso 67 giorni in ospedale per problemi respiratori provocati da un precedente tentativo di soffocamento da parte del padre.