Elena Checchettin, sorella di Giulia, ha lasciato un post di risposta contro Matteo Salvini: “La sua è violenza di Stato”. Il Ministro ha scritto, riferendosi all’arresto di Turetta in Germania, “se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita“.
La sorella di Giulia contro Salvini: “La sua è violenza di Stato”
La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha scritto in una storia su Instagram: “Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché ‘di buona famiglia’. Anche questa è violenza, violenza di Stato”.
Elena, in questo modo ha commentato il post di Matteo Salvini in cui scrive, riferendosi all’arresto di Turetta in Germania, ‘se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita’.
Nella storia, Elena cita un post della scrittrice a attivista Carlotta Vagnoli nel quale quest’ultima ricorda che la Lega “insieme a FdI, che però ha scelto l’astensione, a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul”.
“Così – conclude -, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato”. In una storia successiva, invece, Elena Cecchettin invita i suoi follower a partecipare alla manifestazione indetta per domani alle 19:30 a Porta Portello, a Padova, contro la violenza sulle donne e durante la quale sarà anche ricordata Giulia.
Salvini cerca di rimediare
In un post successivo alle polemiche, il vice premier scrive su Instagram: “Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili, di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale, castrazione chimica e galera.
Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti”.