La mamma di Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelle investite dal treno a Riccione non si dà pace. “Tante domande, tanti perché rimarranno senza risposta. Erano due ragazze molto responsabili, non me lo spiego”
Sorelle investite dal treno a Riccione, il racconto del papà
Qualche minuto prima della tragedia il genitore aveva anche ricevuto una telefonata da parte delle figlie: dicevano che stavano per tornare a casa. “Erano la mia vita, lavoravo per loro”, la frase che papà Vittorio continua a ripetere in queste ore, riferiscono i quotidiani locali. Pochi minuti dell’arrivo del convoglio Alta Velocità, le due ragazze avrebbero tranquillizzato il genitore rispondendo che stavano tornando a casa. Il padre in quel momento era a Madonna di Castenaso nel Bolognese e di lì a poco avrebbe riabbracciato le sue amate figlie, salvo poi scoprire la tragica notizia.
Le indagini
Al momento la Procura ha aperto un inchiesta, un fascicolo modello 45, che non prevede reati né indagati. Ma è necessario per poter svolgere le dovute indagini per chiarire cosa sia avvenuto realmente alle due ragazze e perché si trovassero sui binari mentre il treno era in transito.
Stando alle prime informazioni, sono esclusi per motivi tecnici gli esami tossicologici sul corpo delle vittime mentre verrà esaminato il Dna per accertarne l’identità visto che il riconoscimento da parte del padre non è stato definitivo.
Lo sfogo della madre
A Castenaso, nel Bolognese, ieri pomeriggio è arrivata anche la madre di Giulia e Alessia Pisanu, le ragazze di 17 e 15 anni investite domenica mattina da un treno Frecciarossa alla stazione di Riccione. La donna, da qualche mese, si era trasferita in Romania, suo paese di origine. “È un dolore immenso – ha detto – non trovo nemmeno le parole, una fatica terribile. Tante domande, tanti perché rimarranno senza risposta. Erano due ragazze molto responsabili, non me lo spiego”.
A ricordare la più piccola delle sorelle, Alessia, sono stati anche i docenti e i compagni di classe del liceo artistico Arcangeli di Bologna che, su Facebook, hanno pubblicato un post accompagnato da due disegni fatti dalla ragazza: narcisi gialli e il fiore di una magnolia. “Ti ricordiamo nei tuoi disegni – si legge – in particolare la magnolia, un bel fiore che doveva ancora sbocciare come sei stata tu. Ti vogliamo bene”.