Sparatoria in Questura a Trieste, la madre dell’assassino si rivolge alle famiglie dei due poliziotti uccisi “Mio figlio sente le voci, mi dispiace per quello che ha fatto”
Sparatoria in Questura a Trieste, la madre dell’assassino chiede perdono
Si dispera Betania, la madre di Alejandro Meran, e chiede perdono alle famiglie per quello che ha fatto suo figlio. L’uomo ha problemi psichici, e l’episodio di ieri sarebbe frutto di questa sua condizione.
La donna, intervistata dall’Ansa, ha lanciato un messaggio alle famiglie dei due poliziotti uccisi
Mi dispiace tanto, non so come chiedere perdono a queste famiglie. Prego Dio che dia loro pace e che un giorno possano perdonare. Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio, cosa si può dire ad un padre che perde un figlio o a un figlio che perde il padre? Non c’e’nulla che si possa dire per confortare un dolore così.
La testimonianza della madre
La madre di Alejandro Meran ha raccontato come, la sera prima della sparatoria, l’uomo non riuscisse a dormire e ripeteva di sentire delle voci, che queste voci lo persguitavano e che dicevano di volerlo uccidere.
Le vittime
Pierluigi Rotta, 34 anni, originario di Pozzuoli, è una delle vittime della sparatoria di oggi alla Questura di Trieste. Il messaggio di cordoglio del sindaco Vincenzo Figliolia
Con sommo dolore ho appreso della morte di due poliziotti a Trieste. Uno di loro, Pierluigi Rotta, è un nostro concittadino. Pozzuoli perde uno dei suoi figli migliori. Notizie che mai vorremmo sentire. Chi sceglie di servire lo Stato è un eroe dei giorni nostri che con spirito di abnegazione porta avanti una missione a difesa della collettività. Tutta la mia vicinanza alla famiglia di Pierluigi e a quella del collega a cui barbaramente è stata strappata la vita da bastardi criminali. La città di Pozzuoli, la Giunta ed il Consiglio comunale si uniscono in queste ore di dolore. Un caro abbraccio a Pasquale, papà di Pierluigi, per tempo al servizio della città presso il commissariato di Pozzuoli. Nel giorno dei funerali sarà indetto lutto cittadino.
Pierluigi Rotta aveva 34 anni ed era originario di Pozzuoli. Era figlio di un poliziotto ora in pensione che ha lavorato a Napoli.
Matteo Demenego, 31 anni, era originario di Velletri in provincia di Roma. Era diventato poliziotto con il 186/o corso allievi agenti ed era stato assegnato a Trieste il 24 settembre del 2013.
La vicenda
A sparare questo pomeriggio, poco prima delle 17, nella Questura di Trieste, due rapinatori dominicani che erano stati fermati per furti, e hanno sparato sugli agenti nel tentativo di sfuggire all’arresto.
Secondo una nota della Questura
I due fratelli autori della sparatoria erano stati accompagnati in Questura da personale delle Volanti dopo un’attività di ricerca del responsabile della rapina di uno scooter, avvenuta nelle prime ore del mattino. Per motivi in fase di accertamento, uno dei due ha distolto l’attenzione degli agenti e ha esploso a bruciapelo più colpi verso di loro. Entrambi hanno tentato di fuggire dalla Questura, ma sono stati fermati.
Gli assassini
I due rapinatori sono Alejandro Augusto Stephan Meran, di 29 anni, affetto da disagio psichico, e Carlysle Stephan Meran, di 32. A sparare ai due poliziotti è stato Alejandro, che questa matina aveva rubato il motorino. Pentito del suo gesto, aveva chiamato il fratello, ed era stato quest’ultimo ad avvertire la Polizia.
Una volta giunti in Questura, però, la tragedia: Alejandro ha chiesto di andare in bagno e, all’improvviso, ha aggredito gli agenti, sottraendo la pistola ad uno di loro e facendo fuoco.
La sparatoria è avvenuta nella zona tra la via del Teatro Romano e via di Tor Bandena, nel centro di Trieste.