Lo Spid (per ora) non verrà abolito. Si va verso il rinnovo delle convenzioni per i gestori dell’identità digitale mentre si lavora a una razionalizzazione dei diversi sistemi di accesso alla pubblica amministrazione (Spid, Cie, Cns): la prossima settimana il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alesso Butti incontrerà di nuovo i rappresentanti di Assocertificatori per lavorare a una nuova convenzione (quella attuale scade ad aprile) con la volontà di evolvere e migliorare i sistemi italiani di identità digitale in linea con il quadro europeo di riferimento. Ma è probabile che il rinnovo non sia di breve durata.
Lo Spid non verrà abolito: cosa cambia
Intanto in Ue si lavora all’European digital identity wallet, un’app che offrirà ai cittadini un sistema semplice e sicuro per identificarsi online e condividere una serie di certificati, documenti e abilitazioni come ad esempio la patente di guida, il diploma con enti pubblici e privati per accedere ai diversi servizi. Dovrebbe funzionare come il green pass ed essere nella sostanza un’identità elettronica pubblica interoperabile. Le sperimentazioni inizieranno a giugno 2023 e dovrebbero durare circa un biennio.