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Sport in zona rossa e arancione a Natale: ecco cosa si può fare

L’Italia, nel periodo delle festività natalizie, sarà divisa in zona rossa ed arancione. Lo ha stabilito l’ultimo Decreto legge del Governo Conte. Nella prima zona rientreranno i giorni festivi e prefestivi ( dal 24 al 27 dicembre 2020 e dal 31 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021), mentre la seconda comprende i giorni lavorativi dal 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021. Ma cosa cambia per chi ha intenzione di praticare sport? Vediamo insieme cosa si può fare nella zona rossa ed in quella arancione.

Decreto Natale, sport in zona rossa e arancione: cosa si può fare?

Sarà consentito fare attività sportiva solo all’aperto, senza uscire dal proprio comune, con la solita differenza applicata in questi casi tra attività motoria e l’attività sportiva in quelle “rosse” mentre in quelle “arancioni”, in più, si potrà giocare a tennis e a padel, che non rientrano negli sport di contatto, ma soltanto nei centri sportivi all’aperto predisposti per queste attività.


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L’attività sportiva dovrà necessariamente rispettare tutte le norme previste per le consuete zone rosse ad oggi, date e orari compresi, visto che rimane il coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00 del mattino. Nei giorni di “zona rossa” è consentito fare sport all’aperto senza mascherina e in forma individuale, mantenendo i 2 metri di distanza, ma senza uscire dal proprio comune di residenza o domicilio.

Si potranno effettuare passeggiate fuori casa (attività motoria) con la mascherina e rispettando le distanze interpersonali di. Rimangono chiuse palestre e le piscine, sono vietati gli sport di contatto (anche all’aperto) e sono chiusi i centri sportivi.

Le regole per la zona arancione

Nella zona arancione si può svolgere l’attività sportiva di base e l’attività motoria presso centri e circoli sportivi all’aperto, sia pubblici sia privati. Restano vietati, anche in questo caso, gli sport di contatto. Esclusi da questa categoria sono il tennis e il padel, che si possono praticare nei centri sportivi all’aperto predisposti per queste attività. È sospesa l’attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche”


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