È straziante la denuncia sociale che emerge dalla tragica vicenda dello studente universitario di 23 anni, che si è tolto la vita lanciandosi dall’undicesimo piano di un edificio a Padova. Il giovane, inoltre, ha lasciato una sorta di “testamento” prima di buttarsi dalla finestra del palazzo, cinque pagine in cui fa trasparire il suo malessere generale.
Studente si lancia dall’undicesimo piano, ma prima accusa il suo stalker
“Quanto vorrei spaccargli i denti a quel G.E. stalker. Ma la violenza non è per me, io faccio del bene“: è straziante la denuncia sociale che emerge dalla tragica vicenda dello studente universitario di 23 anni, che si è tolto la vita lanciandosi dall’undicesimo piano di un edificio in piazzetta Conciapelli a Padova. Un’ora prima del drammatico evento, aveva pubblicato un messaggio sul suo profilo Instagram.
È solo una delle sette storie temporanee che il giovane, residente in Romano d’Ezzelino, nel Vicentino, ma di origini russe ,ha avuto il coraggio di pubblicare dopo aver preso la decisione di farla finita. Nelle prime due racconta di un orsetto e di una tigre di peluche, accompagnati dalla musica del film d’animazione “Up”, seguite da tre autoritratti. A corredo di due di essi scrive “Fai del bene”, mentre nel terzo – con “Forever Young” degli Alphaville come colonna sonora – si trova nel cortile storico di Palazzo Bo sotto la scritta “Grazie di tutto”, chiaramente rivolta all’Università di Padova.
Nelle due storie centrali, invece, manifesta tutto il suo dispiacere per i doppioni di profili creati con il suo nome, indicando il presunto colpevole, che conosce fin dai tempi della scuola. Queste circostanze potrebbero spingere la Procura ad aprire un’inchiesta per istigazione al suicidio, mentre sul corpo del 23enne sarà effettuata l’autopsia. Il giovane, inoltre, ha lasciato una sorta di “testamento” prima di buttarsi dalla finestra del palazzo: cinque pagine in cui fa trasparire il suo malessere generale per una vita che, forse, non sentiva più sua a pieno.