Una madre inglese è stata criticata per aver gettato alcuni disegni della figlia: “Se fosse stato un uomo, la situazione sarebbe stata diversa”. La donna ha condiviso sui social un momento in cui la sua bambina di tre anni recuperava i disegni dal cestino: “Mi hanno accusata di essere un mostro, ma so di essere una buona madre. La gente giudica senza conoscere la verità”.
Madre inglese criticata per aver gettato alcuni disegni della figlia
Quando Claire Baldock, 38 anni, ha pubblicato su Instagram quello che considerava un episodio divertente della sua vita quotidiana, non si aspettava di trovarsi al centro di una polemica online, con numerosi commenti che la definivano una madre irresponsabile e un “mostro” privo di sensibilità.
La donna, che ha affrontato senza timore le critiche, ha recentemente condiviso la sua sorprendente esperienza con il quotidiano britannico Metro, sottolineando le difficoltà nel relazionarsi con i genitori sui social, sempre pronti a giudicare e poco inclini a mettersi nei panni degli altri, il che porta a critiche affrettate.
Un video innocente provoca le polemiche
Il video controverso, lungo solo 40 secondi, mostrava la figlia di tre anni mentre recuperava alcuni dei suoi disegni dal cestino. Nella clip, la piccola esclamava indignata: “Questo non è immondizia”. Claire aveva accompagnato il post con una didascalia ironica: “Lezione appresa: è meglio usare il bidone esterno per buttare via i suoi capolavori”.
Il video ha rapidamente ottenuto migliaia di “mi piace” e commenti divertenti da parte degli utenti, ma non sono mancati attacchi e accuse feroci da parte di chi ha percepito l’episodio come una grave mancanza di rispetto ed empatia nei confronti della piccola. Dopo qualche giorno dalla pubblicazione, la reazione di questi genitori “moralisti” è stata così intensa che Claire ha dovuto bloccare alcuni utenti e disattivare i commenti sul post.
La pressione di essere una madre sui social
In un’intervista a Metro, Claire ha condiviso quanto possano essere devastanti queste critiche per una madre, specialmente se si trova già in una fase di vulnerabilità emotiva. Dopo la nascita della sua bambina, Claire ha affrontato la depressione post-partum, un periodo in cui metteva in discussione ogni aspetto del suo ruolo di madre. “Se avessi ricevuto quei commenti in quel momento della mia vita, sarebbero stati psicologicamente devastanti”, ha dichiarato la donna.
Anche oggi, dopo anni di terapia e un percorso di crescita personale, Claire riconosce che leggere certi commenti può avere un forte impatto. “Anche se sono consapevole di essere una buona madre, imbattersi in giudizi così negativi in una giornata difficile può pesare molto”, ha spiegato Claire, esprimendo preoccupazione per tutte quelle madri che non hanno le risorse emotive necessarie per affrontare simili attacchi.
Claire è convinta che le critiche siano spesso amplificate dal fatto di essere una donna e una madre. “Se fosse stato un uomo a pubblicare quel video, probabilmente nessuno avrebbe detto nulla”, ha sottolineato. La disparità di giudizio tra madri e padri è un problema che Claire ha riscontrato anche in altri aspetti della sua vita. Lei e sua sorella gemella, entrambe travel blogger e organizzatrici di viaggi per sole donne, sono state frequentemente criticate per il tempo trascorso lontano dai figli. “Se fosse un padre a partire per qualche giorno, nessuno avrebbe da obiettare”.
Il chiarimento dell’equivoco
Nonostante le sfide, Claire è convinta che le madri non debbano rinunciare a condividere contenuti sui social per timore di essere giudicate. “Le donne hanno il diritto di pubblicare ciò che amano. Il problema non sono i post, ma le persone che non riescono a trattenersi dal lasciare commenti negativi”, ha spiegato.
Non ha alcun desiderio di giustificarsi, anche se Claire ha voluto precisare che non è sua abitudine gettare i disegni della figlia, che anzi conserva con cura. Tuttavia, quei disegni particolari erano rimasti a lungo in una vecchia borsa e si erano danneggiati irrimediabilmente. Da qui l’idea di buttarli nel cestino: “Credo che qualsiasi genitore di un bambino creativo possa comprendere questa situazione. Onestamente, il mio unico errore è stato lasciarli in un luogo dove la piccola potesse trovarli”.