Stefania Sandrelli, esordisce nel cinema italiano negli anni ’60 e da quel momento non si è mai fermata. Con le sue performance in più di 100 film ha segnato un’epoca e ha contribuito fortemente alla storia del cinema italiano.
L’attrice ha ha vinto 3 David di Donatello e 6 Nastri d’argento, ricevendo, inoltre, due premi alla carriera: uno nel 2005, il Leone d’oro nel corso della 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e l’altro nel 2018.
Stefania Sandrelli, la vita e la carriera
Stefania Sandrelli nasce il 5 giugno del 1946 a Viareggio (Lucca). Proveniente da una famiglia di ceto medio: i genitori, Florìda ed Otello, gestiscono una piccola pensione mentre il fratello maggiore, Sergio, si dedica alla sua carriera musicale.
Sin da piccola, sogna di studiare ballo e musica ma ama molto anche il cinema tanto da travestirsi, pur di entrare nelle sale che proiettano film per adulti.
L’esordio cinematografico
Stefania aveva già girato dei filmini in 8mm con il fratello ma è a 15 anni che arriva la svolta per il cinema. Dopo aver vinto un concorso di bellezza nella sua città, viene notata dal fotografo, Paolo Costa, e con la foto che scattata, Stefania, finisce sul settimanale Le Ore. Ma non finisce qui, la foto viene notata da Pietro Germi che dopo un paio di mesi decide di farle un provino.
Prima di partecipare al film di Germi, Divorzio all’italiana (1961), Stefania recita in altri due film: Gioventù di notte di Mario Sequi (1961) e Il federale di Luciano Salce (1961).
Dopo il successo e la vittoria del premio come miglior commedia al Festival di Cannes 1962 e le tre candidature agli Oscar, vincendo la statuetta per la miglior sceneggiatura originale; Germi decide di scritturarla in un altro film Sedotta e abbandonata (1964).
La fama e il successo internazionale
Il decollo della sua carriera decolla a livello internazionale arriva con il film Il conformista (1970) di Bernardo Bertolucci. Dopo la notorietà acquisita con Bertolucci, Stefania viene presa a recitare in numerose altre pellicole come:
- Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli;
- Un’estate con sentimento (1970) di Roberto B. Scarsella;
- La tarantola dal ventre nero (1971) di Paolo Cavara;
- Il diavolo nel cervello (1972) di Sergio Sollima;
- Alfredo, Alfredo (1972) di Pietro Germi;
- Delitto d’amore (1974) di Luigi Comencini;
- C’eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola;
- Police Python 357 (1976) di Alain Corneau;
- Un giorno e una notte (1976) di Nadine Trintignant,
- Profezia di un delitto (1976) di Claude Chabrol;
- Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci e
- Quelle strane occasioni (1976) di Luigi Comencini, insieme al mitico Alberto Sordi.
Gli anni ’80 sono segnati da una serie di delusioni amorose e da breve relazioni, mentre, dal punto di vista lavorativo, fa delle scelte ardite, cambia genere cinematografico e decide di gettarsi in quel genere osé e provocatorio tipico del regista Tinto Brass. Anche se già nel 1980 Stefania aveva recitato completamente nuda nel film Lulu di Mario Missiroli, tre anni più tardi la vediamo recitare nel film La chiave di Tinto Brass, ottenendo un grande successo popolare.
Dopo l’esperienza con Brass, Stefania Sandrelli, torna a riprendere quel genere che aveva, se pure per poco tempo, abbandonato. La vediamo infatti nei film:
- Mi faccia causa (1984) di Steno,
- Segreti segreti (1985) di Giuseppe Bertolucci,
- Speriamo che sia femmina (1986) di Mario Monicelli;
- Mignon è partita (1988) di Francesca Archibugi;
- Prosciutto Prosciutto (1992) di Bigas Luna, dove recita accanto a Penelope Cruz e Anna Galiena;
- Per amore solo per amore (1993) di Giovanni Veronesi;
- Matrimoni (1998) di Cristina Comencini;
- La cena (1998) di Ettore Scola;
- L’ultimo bacio (2001) di Gabriele Muccino.
Oltre alle esperienze cinematografiche, Stefania Sandrelli ha anche numerose esperienze televisive come le tre serie de Il maresciallo Rocca e l’indimenticabile serie Il bello delle donne, insieme ad attrici come Virna Lisi, Eva Grimaldi, Giuliana De Sio e Nancy Brilli.
Nel 2010 debutta come regista girando il film biografico Christine Cristina, in cui la figlia Amanda Sandrelli interpreta la protagonista Cristina da Pizzano.
Tra le sue ultime fatiche cinematografiche come attrice c’è il film Tutta colpa della musica (2011) di Ricky Tognazzi.
La storia tortuosa con Gino Paoli
Stefania Sandrelli, a soli 16 anni, si è perdutamente innamorata del cantante Gino Paoli, all’epoca già sposato. Durante questa intensa relazione d’amore, ricca di alti e bassi, arriva a sfociare in un evento quasi drammatico.
Durante le riprese del film Sedotta e abbandonata (1964) la Sandrelli era in Sicilia per le riprese e tale lontananza aveva fortemente procurato del malessere nell’animo del cantante, tanto che, in un momento di disperazione e annebbiamento da abuso di alcol, si ferisce con un colpo di pistola.
Nel 1964 i due hanno una figlia Amanda Sandrelli, nota anch’ella nel mondo del cinema, ma la pace tra i due durerà poco, infatti, si separeranno definitivamente nel 1968.
Gli amori e le curiosità di Stefania Sandrelli
Nel frattempo Stefania Sandrelli sposa nel 1972 lo sportivo Nicky Pende, dal quale nel 1974 ha il suo secondo figlio, Vito. Ma anche questo rapporto già difficile, lo sportivo amava la vita notturna, viene messo definitivamente in crisi dalla breve relazione dell’attrice con l’attore francese Gerard Depardieu, incontrato sul set del film Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci. Così si separa da Pende dopo appena quattro anni di matrimonio.
Da questo momento inizia un periodo complicato, fatto di brevi relazioni con lo scultore abruzzese Mario Ceroli, con il produttore francese Humbert Balsan e con un vecchio amico d’infanzia, Dodo Bertolli.
Dopo tante delusioni, Stefania incontra finalmente l’amore della sua vita: nel 1983 scopre l’amore, fino ad allora non dichiarato, di Giovanni Soldati, figlio del famoso scrittore Mario Soldati.
Giovanni fa di tutto per averla nella sua versione televisiva de I racconti del maresciallo, tratto dall’omonimo romanzo del padre. Sul set il regista si dichiara, e da allora i due non si sono più separati.