Economia, Inchiesta

Stipendi, la classifica delle città in Italia. Milano saldamente in testa, balzo Siena. La mappa delle buste paga

Truffa soldi
Immagine di repertorio
Truffa soldi

È Milano la città con gli stipendi più alti in Italia. La decima edizione del Geography Index dell’Osservatorio JobPricing, basata sui dati delle retribuzioni nel settore privato e utilizzando il “calcolatore dello stipendio giusto” di Repubblica, evidenzia ancora una volta il forte divario salariale tra Nord e Sud Italia. Nel 2023, la Retribuzione Globale Annua (RGA), comprensiva di parte fissa e variabile, si attesta mediamente a 31.442 euro. Tuttavia, solo un terzo del Paese, rappresentato da sette regioni e 35 province su 107, supera questa soglia.

Stipendi più alti in Italia: Milano resta in testa

Se il valore medio nazionale è considerato 100, in Lombardia lo stipendio medio sale a 108,2 punti, mentre in Basilicata scende a 84,8. Questo evidenzia una situazione di appiattimento dei salari, con regioni come Veneto e Friuli-Venezia Giulia che scendono leggermente sotto la media rispetto all’anno precedente. Il fenomeno si inserisce nel più ampio dibattito sul “lavoro povero” che ha recentemente dominato l’attenzione pubblica e mediatica.

Nonostante questi cambiamenti, la classifica delle retribuzioni regionali rimane stabile: la Lombardia mantiene il primato, seguita da Lazio e Trentino-Alto Adige, quest’ultimo sostituendo la Liguria sul podio. A livello provinciale, Milano continua a essere la più pagata, con una RGA media di 37.661 euro, seguita da Bolzano e Trieste. Notevole la crescita di Siena, che guadagna 10 posizioni, pur restando leggermente sotto la media nazionale.

Un dato interessante emerso dall’analisi è che in alcune province, come Bolzano, Belluno, Terni e Benevento, i livelli salariali sono superiori ai capoluoghi regionali. Questo suggerisce che, anche grazie alla diffusione del lavoro da remoto, le opportunità ben retribuite non sono più limitate solo ai grandi centri economici.

Il divario Nord-Sud

Tuttavia, l’andamento generale è ancora influenzato dalla composizione economica locale. Federico Ferri, partner di JobValue, osserva che aree con forte vocazione manifatturiera e una maggiore presenza di operai sono superate da metropoli come Milano e Roma, dove si concentrano le sedi di multinazionali e predominano impieghi qualificati nel settore dei servizi.

Nonostante il divario Nord-Sud, ci sono segnali di recupero. Ferri sottolinea che alcune province meridionali stanno gradualmente colmando il gap retributivo rispetto al Nord, evidenziando che qualcosa si sta muovendo anche nelle aree storicamente meno prosperose del Paese. Tuttavia, le differenze salariali vanno sempre lette anche alla luce del costo della vita, che resta decisamente più alto nelle regioni settentrionali, come confermato dall’esperienza quotidiana dei residenti a Milano.

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