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Vaccini, da oggi stop AstraZeneca per tutti | Come cambia la campagna vaccinale in Campania

Da oggi, domenica 13 giugno, stop alla somministrazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca per tutti. Lo ha deciso il Governatore Vincenzo De Luca. Ma come cambia la campagna vaccinale in Campania? Vediamo insieme tutti i dettagli e cosa succede con le seconde dosi dei vaccini.

Stop AstraZeneca per tutti in Campania: come cambia la campagna vaccinale

“Le vicende degli ultimi giorni relative all’uso del vaccino Astrazeneca cambiano in modo radicale il livello di fiducia, le sensibilità e la stessa disponibilità dei cittadini in relazione alla campagna vaccinale. Occorre dunque ricostruire il rapporto di fiducia verso lo Stato, oggi fortemente compromesso.
Al tal fine sarebbe irresponsabile ogni atteggiamento di minimizzazione dei problemi. La realtà è che da oggi cambia completamente la programmazione vaccinale.
E’ indispensabile, allora, una radicale semplificazione. Si chiariscano i ruoli. Si riconduca la funzione del Commissario a un lavoro esclusivamente tecnico-operativo, relativo alla distribuzione dei vaccini. Si riconduca la comunicazione medico-scientifica al solo ministero della Salute, che deve assumersi la responsabilità di fornire gli orientamenti, facendo parlare una sola persona incardinata nel ministero stesso.
Davvero il livello di confusione esistente rischia di pregiudicare lo stesso prosieguo della campagna vaccinale”. Si legge nel comunicato diramato dalla Regione Campania.

Stop AstraZeneca per tutti in Campania: come cambia campagna vaccinale 

La Regione Campania ritiene necessario fare scelte chiare:

Mixi di vaccini e seconde dosi: cosa dicono gli esperti

Caos AstraZeneca e seconda dose diversa dalla prima. Lo ha deciso il ministro della Salute Roberto Speranza. Una decisione che lascia in sospeso numerosi interrogativi. La seconda dose con un altro vaccino è più efficace e sicura? Vediamo insieme che cosa dicono gli esperti. Gli studi finora condotti,  e le conoscenze acquisite in un anno di pandemia da Covid, indicano che il mix di due diversi vaccini potrebbe essere addirittura più efficace e protettivo. “C’è un criterio fondamentale che deve essere rispettato – premette Federico Perno, direttore di Microbiologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – ossia che la prima e la seconda dose di due vaccini diversi siano dirette verso gli stessi antigeni del virus“. Visto che i quattro vaccini contro il Coronavirus utilizzati finora contengono lo stesso antigene virale, ossia la proteina S, “la mescolanza di questi antigeni concettualmente è fattibile”. In linea di principio, dunque, «due vaccini diversi contro lo stesso antigene del virus come minimo hanno lo stesso effetto, come massimo potrebbero addirittura avere un effetto aggiuntivo”. (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE). 


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