Altra stretta per l’uso dei cellulari a scuola. Valditara si è soffermato sul perchè “la scuola vuole creare un momento di disintossicazione dal cellulare”.
Lo stop dei cellulari a scuola, Valditara: “a ricreazione tutti a guardare WhatsApp”
Il ministro dell’Istruzione prosegue nella sua battaglia contro l’uso del telefono cellulare nelle scuole. Due settimane dopo l’approvazione delle nuove linee guida per l’Educazione civica e la diffusione di una circolare che rafforza ulteriormente le restrizioni sulle tecnologie in aula, durante un intervento nella trasmissione Rai ‘Porta a Porta’, il professor Giuseppe Valditara ha dichiarato che “è necessario essere realisti: un divieto totale dell’uso dei cellulari sarebbe desiderabile, ma molto difficile da attuare. Controllare le famiglie risulta infatti oggettivamente impossibile. È fondamentale, invece, che le scuole diano il via a una significativa campagna di sensibilizzazione: abbiamo stimato che ci sono almeno 50.000 giovani che si sentono isolati dal mondo, poiché per interagire nel contesto virtuale non riescono neanche a frequentare le lezioni”.
Il numero uno del dicastero bianco ha quindi detto che il divieto degli smartphone a scuola fino alla terza media, anche se non assoluto, ha avuto anche il merito di aprire un “dibattito”, con i genitori che si sono espressi in modo entusiasta al 90%” perché “hanno capito che si ha a cuore la salute dei figli”. Valditara ha aggiunto che “per la prima volta i genitori iniziano a sapere a quali danni vanno incontro i propri figli: la polizia postale mi ha parlato di adescamento di bambini anche di 8 anni lasciati soli con il cellulare. Vogliamo che con le nuove linee dell’educazione civica nelle scuole si insegnino anche i pericoli dei device e l’uso corretto dei dispositivi informatici”,
Valditara: “L’uso dei cellulari è dannoso”
Quindi, Valditara si è soffermato sul perchè “la scuola vuole creare un momento di disintossicazione dal cellulare: la ricreazione era isolamento, una cosa è guardare negli occhi il compagno, un conto è comunicare con wathsApp, la scuola deve essere anche guardarsi negl occhi”.Dopo aver sottolineato che “la scienza è ormai concorde” nel ritenere che “l’uso del cellulare sia dannoso”, il Ministro ha insistito sulla necessità di “ripristinare relazioni positive con i figli” e ha aggiunto che è importante “leggere una bella fiaba ai bambini prima di farli addormentare”.Infatti, l’uso di telefoni cellulari e dispositivi elettronici prima di coricarsi, soprattutto se si è direttamente a letto, sembra compromettere sia la qualità del sonno che l’apprendimento.
Quindi si è soffermato sulle indicazioni “del dicembre 2022”, poche settimane dopo il suo arrivo sulla poltrona più importante di Viale Trastevere, quando “abbiamo vietato il cellulare in tutte le scuole per scopi non didattici, anche alle superiori”. Infine, ha rivelato che ieri ha “incontrato la ministra dell’istruzione di Cipro, per concludere un memorandum importante, che ha molto apprezzato la decisione di vietare il cellulare a scuola: abbiamo pensato di preparare un documento da sottoporre a Bruxelles a tutti i ministri dell’Istruzione sul tema”. Anche perché alcuni Stati, come la Francia e la Svizzera, si sono avviati in questa direzione e anche al G7” dell’Istruzione ci fu un certo interesse. Quindi, a concluso con una previsione più che ottimistica: “raggiungeremo facilmente, credo, un forte consenso”.