Oggi della storia che ha mutato la città di Salerno resta solo una strada, vicolo Adelperga, una via che testimonia la storia di una donna coraggiosa che ha cambiato le sorti di Salerno, resta il castello Arechi e la storia che accompagna la vita di Adelperga.
La storia di Adelperga e Arechi II
Tutto ha inizio quando il Re d’Italia Desiderio riuscì a combinare dei matrimoni politici, per le sue figlie, molto importanti. Il Re e la sua consorte, Ansa, avevano cinque figli Adelchi successore del padre Desiderio, Gerberga consorte di Carlomanno secondogenito di Pipino il Breve, Liutberga duchessa di Baviera sposò Tassilone III di Baviera, Anselperga badessa, Ermengarda moglie di Carlo Magno, Adelperga moglie sposò Arechi II.
Il Re Desiderio fu un uomo molto scaltro, riuscì a strappare il trono al fratello e ad incoronarsi Re d’Italia, grazie anche all’intercessione del papa Stefano II e del re dei Franchi, Pipino il Breve, padre del futuro imperatore Carlo Magno.
Adelperga si distinse fin da piccola per la sua acuta intelligenza e la voglia di indipendenza, fu musa ispiratrice e alunna dello storico Paolo Diacono; in Historia Romana, Diacono elogia la promettente allieva Adelperga.
Nata intorno al 740 in giovane età il padre la diede in sposa al duca, poi principe di Benevento, Arechi II aveva il controllo su quasi tutto il sud Italia in questo modo il Re Desiderio si era assicurato il controllo sull’Italia. Quando da Benevento si trasferirono a Salerno resero la città un tempo povera di struttura, ricca di palazzi un centro di rilevanza importante di cultura e politica, tutto questo agevolato dal fatto che per il regno di Benevento, Salerno era l’unico sbocco nel mare.
Il castello Arechi
e decisioni venivano emanate dal castello Arechi che sorge su un colle chiamato Bonadies che significa buongiorno, si dice che sia chiamato così perché quando il sole sorge sia il primo luogo illuminato.
Il castello era un luogo molto frequentato da molti intellettuali fra cui lo stesso Paolo Diacono che era anche spesso ospite della corte di Carlo Magno. L’armonia fu interrotta quando Carlo Magno ripudiò la moglie Ermengarda (sul nome non vi è certezza) sorella di Adelperga, Tutto ha inizio quando il fratello di Carlo Magno, Carlomanno morì, questo diede inizio ad un susseguirsi di eventi che avrebbero cambiato la storia dell’Italia.
Carlomanno non era mai condiviso la politica del fratello Carlo Magno, a Carlomanno non dispiaceva un’alleanza con i Longobardi. Forse per questo o forse per malattia Carlomanno Re dei francesi fu trovato morto a Salmontiaco, il 4 dicembre 771. Il controllo del regno francese, anziché al figlio Pipino, passò al fratello Carlo Magno che ripudiò la moglie, sorella di Adelperga figlia del re d’Italia Desiderio, pare che non riuscisse a dargli un erede questo ruppe gli equilibri con i Longobardi e la santa sede. Rinchiuse in un monastero francese tutta la famiglia del Re d’Italia.
Il ruolo di Adelperga
Adelperga ebbe un ruolo importante, in accordo con i Bizantini fece pressione sul marito per rompere l’armistizio stipulato a Santa Maria Maggiore a Santa Maria Capua Vetere con Carlo Magno. Mandò presso il regno di Carlo Magno il figlio Grimoaldo egli fu la garanzia che i franchi non avrebbero attaccato il regno di Arechi e Adelprega.
Arechi non si sottomise al controllo dei franchi e si ritrovò ad essere uno dei nobili più potenti con un vasto regno divenne un prezioso alleato dell’Impero romano d’oriente, morì il 26 agosto del 787, Carlo Magno autorizzò il figlio di Arechi, Grimoaldo, a tornare a Salerno il suo compito era quello di controllare e riferire quello che succedeva nel palazzo di Salerno e in tutto il territorio, Grimoaldo quando arrivò a Salerno tagliò ogni alleanza con i franchi e continuò con il sogno della madre rendere Salerno una potenza.