Cronaca

La criminologa Roberta Bruzzone sulla strage di Altavilla Milicia: “Barreca non è aggressivo, legge la Bibbia e prega”

La criminologa Roberta Bruzzone si esprime, intervistata da Fanpage, sulla strage di Altavilla Milicia: “Barreca non è aggressivo, legge la Bibbia e prega. Ma gli hanno fatto cambiare nuovamente carcere. Non capiamo il perché”.

Strage di Altavilla, la criminologa Roberta Bruzzone: “Barreca non è aggressivo”

Non capiamo perché Giovanni Barreca sia stato trasferito in un altro carcere per la seconda volta nel giro di un paio di mesi. È un detenuto non aggressivo né fastidioso, che legge la Bibbia e prega. Dal punto di vista investigativo, non ci sono grosse novità, anche se la Procura ha dato il via libera ad alcuni accertamenti di tipo informatico”, è quanto dichiarato dalla criminologa Roberta Bruzzone, che fa parte della difesa dell’indagato per la morte della moglie e dei figli Kevin e Emanuel, intervistata da Fanpage.it. L’esperta fa il punto delle indagini sulla strage avvenuta ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo.

“Non ci sono grosse novità dal punto di vista investigativo. La situazione è abbastanza in stallo. La Procura ha però dato il via ad alcuni accertamenti di natura informatica, che non sono ancora iniziati. Per di più c’è il segreto istruttorio e non abbiamo ancora avuto accesso al fascicolo. Confermo che l’attività è stata disposta su alcuni hard disk ma non c’è alcuna novità sostanziale”.

Il trasferimento

“Confermo che Barreca è stato trasferito al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, e francamente siamo abbastanza sconcertati perché non ne comprendiamo la motivazione. È questo già il secondo trasferimento nell’arco di pochi mesi, che chiaramente ci mette anche un po’ in difficoltà. Prima era al carcere Pagliarelli di Palermo e l’avvocato Barracato era più agevolato nell’aver contatti con lui, poi è stato spostato a Enna e adesso a Barcellona. Lui non è un detenuto che crea problematiche, non è aggressivo né fastidioso. Passa il tempo a leggere la Bibbia e a pregare.

Anche se altri detenuti hanno potuto manifestare nei suoi confronti una volontà di fargli del male, cosa che non ci sorprende sotto questo profilo, questo vale per tutte le strutture detentive. Chiunque sa chi è Barreca. Quindi non comprendiamo il motivo di questa decisione. Non è possibile che quest’uomo continui a cambiare carcere, per altro quando gli altri due che sono accusati delle medesime condotte sono al Pagliarelli e non sono mai stati spostati. L’avvocato Barrecato ha avanzato una istanza per capire quale è la ratio che porta a questo tipo di trasferimento, perché noi non la comprendiamo e non riteniamo che ci sia bisogno di spostare in continuazione quest’uomo, che – ripeto – è in una situazione particolare ma la sua vicenda è conosciuta ovunque”.

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