I vigili del fuoco hanno completato il recupero e l’identificazione dei corpi delle vittime coinvolte nel tragico incidente di Calenzano, in Toscana, costato la vita a cinque lavoratori. Le vittime erano autotrasportatori e tecnici della manutenzione, uomini che viaggiavano in tutta Italia per lavoro, legati alle loro famiglie, passioni e città d’origine.
Esplosione a Calenzano, chi sono le cinque vittime
Tra i primi identificati c’è Vincenzo Martinelli, 51 anni, originario di Napoli ma residente nel Pratese, che lavorava come autotrasportatore. Stessa professione per Davide Baronti, 50 anni, nato a Novara e residente a Bientina (Pisa), e per Carmelo Corso, 57 anni, originario di Catania ma anch’egli residente nel Pratese.
Oltre agli autotrasportatori, hanno perso la vita anche due tecnici della ditta di manutenzione Sergen, con sede a Grumento Nova (Potenza). Si tratta di Giuseppe Cirelli e Gerardo Pepe, entrambi 45enni e residenti nella provincia di Matera. I due tecnici erano giunti in Toscana dalla Basilicata per eseguire interventi di manutenzione quando si è verificato l’incidente.
Feriti in condizioni critiche
Restano ricoverati in condizioni gravissime presso il centro grandi ustionati di Pisa altri due lavoratori coinvolti nell’incidente: Luigi Murno, 37 anni, originario della Val d’Agri, in Basilicata, e Emiliano Braccini, 51 anni, autotrasportatore di Livorno. Entrambi lottano tra la vita e la morte a causa delle estese ustioni riportate.
Le vite delle vittime raccontano storie di sacrifici e impegno lavorativo. Vincenzo, Davide, Carmelo, Giuseppe e Gerardo erano uomini dediti al proprio lavoro, appassionati delle loro famiglie e delle proprie radici. La loro morte lascia un vuoto profondo nelle comunità di provenienza e nei loro cari.