Cronaca

Strage del Sinnai, Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni di carcere

Strage Sinnai Beniamino Zuncheddu assolto
Beniamino Zuncheddu
Beniamino Zuncheddu

È stato assolto dopo 33 anni di carcere Beniamino Zuncheddu accusato della strage di Sinnai del gennaio del 1991 dove vennero uccise tre persone. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Roma al termine del processo di revisione. L’uomo, ex pastore, era stato condannato all’ergastolo.

Strage del Sinnai, Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni di carcere

La Corte d’Appello ha, quindi, accolto le richieste del procuratore generale, Francesco Piantoni. Beniamino Zuncheddu che stava scontando una pena all’ergastolo, è stato assolto con la formula piena per non aver commesso il fatto. “È la fine di un incubo”, ha detto tra le lacrime Zuncheddu dopo la sentenza, accolta in aula da un lungo applauso.

Nel gennaio del 1991 all’interno di un ovile, Gesuino Fadda, 56 anni, il figlio Giuseppe, di 24 anni e Ignazio Pusceddu, 55enne, che lavorava alle dipendenze dei due vennero uccisi a colpi di fucile. Nel corso della sparatoria rimase gravemente ferita anche una quarta persona: Luigi Pinna.

“Menzogne durate 30 anni”

Il supertestimone Luigi Pinna in un primo momento aveva affermato di un non poter riconoscere l’autore della strage, perché aveva agito con il volto coperto da una calza, ma ha poi cambiato versione.

Oggi nel corso del processo di revisione in una drammatica testimonianza, Pinna ha affermato che nel febbraio di 33 anni fa, prima “di effettuare il riconoscimento dei sospettati, l’agente di polizia che conduceva le indagini mi mostrò la foto di Zuncheddu e mi disse che il colpevole della strage era lui. È andata cosi’: ho sbagliato a dare ascolto alla persona sbagliata”. Il rappresentate dell’accusa ha commentato: “In questa vicenda ci sono menzogne durate 30 anni”.

Il commento dell’avvocato difensore

“Beniamino è una persona incredibile che non meritava quello che ha subito”. Lo ha dichiarato l’avvocato Mauro Trogu difensore di Zuncheddu. “Abbiamo studiato tanto con i consulenti che mi hanno supportato, ci siamo convinti nell’intimo dell’innocenza di Beniamino: le carte parlavano di prove a carico assolutamente contraddittorie – ha aggiunto il difensore – le indagini difensive hanno dimostrato la falsità di quelle prove a carico e rimanevano solo quelle a discarico. E poi perché abbiamo conosciuto Beniamino. Io auguro a chi abbia anche solo un minimo dubbio di berci un caffè insieme e questo dubbio verrà cancellato”.

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