Vertice ad alta tensione quello in corso a Palazzo Chigi da questa mattina. Il premier Giuseppe Conte si oppone con forza all’istituzione di una zona rossa nazionale nel periodo delle feste Natalizie. Il ministri Speranza e Boccia e Dario Franceschini, invece, invocano nuove restrizioni a partire dal 24 dicembre al 6 gennaio. Anche le Regioni si sono espresse oggi a favore del lockdown, senza differenza tra amministrazioni di centrodestra e centrosinistra.
I dubbi di Conte sulla zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio
Conte sarebbe contrario anche a misure che frenino l’esodo nel prossimo weekend, del 19-20 dicembre e spera di evitare la zona rossa anche per lasciare aperti in negozi durante le feste. Uno scenario di compromesso poteva essere quello di istituire zone rosse nei giorni festivi e arancioni nei prefestivi. Ma anche su questo schema manca ancora un accordo.
Speranza “in zona rossa risultati significativi”
Si ragiona e si discute, dunque, se trasformare tutta l’Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio per evitare la terza ondata di contagi. Il ministro Roberto Speranza ha ricordato come nelle regioni che sono entrate in zona rossa ci sono stati significativi risultati, mentre gli altri territori in zona gialla hanno sofferto maggiormente. Troppo pericoloso – questo il ragionamento di Speranza e del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia – tenere aperti nelle festività natalizie.
Un nuovo Dpcm per il Natale
Non è esclusa l’ipotesi dell’adozione di un nuovo Dpcm contenente le norme più restrittive per il Natale. Le ultime misure sulle feste, ritenute ora insufficienti, erano state definite in un decreto ad hoc, che aveva affiancato l’ultimo Dpcm. Ora, invece, visti forse anche i tempi stretti, il governo sarebbe più orientato all’adozione di un Dpcm ad hoc.
Franceschini su Twitter “è tempo di scelte rigorose di governo e parlamento”
“È tempo di scelte rigorose di governo e parlamento: solo regole più restrittive durante le festività potranno evitare una terza ondata di contagi. Per noi che abbiamo responsabilità istituzionali è un dovere intervenire oggi senza esitazioni per salvare vite umane domani“, scrive su Twitter Dario Franceschini, capo delegazione Pd al governo.
E il segretario del Pd Nicola Zingaretti rilancia il tweet del capo delegazione dem che sollecita governo e Parlamento a misure “rigorose” e più restrittive per il Natale. In una diretta Facebook, anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è dell’idea che “se vogliamo evitare una terza ondata dobbiamo invertire la curva del contagio ora, per questo servono scelte decise”.
Il compromesso
Il possibile compromesso nel governo potrebbe essere quello di istituire una zona rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio. Sarebbe stata l’ultima proposta di mediazione di Conte, rispetto all’idea del Pd e di Speranza di un lockdown dal 21 dicembre al 6 gennaio. Manca pero ancora il via libera di Italia viva, che sarà presente in un vertice della prossime ore.
Le mozioni
Intanto, è stato approvato in Senato la mozione della maggioranza sugli spostamenti tra i comuni nei giorni di Natale e Capodanno. Il testo è passato con 140 voti favorevoli, 118 contrari e cinque astenuti. È stata bocciata, invece, la mozione del centrodestra con 114 sì, 142 no e sette astenuti.
(Fonte: La Repubblica)