Naasón Joaquín García, il capo della chiesa messicana “La Luz del Mundo” (“La Luce del mondo”, ndr), è stato arrestato martedì all’aeroporto di Los Angeles appena sbarcato. L’uomo avrebbe stuprato diverse minorenni in nome di Dio.
Stuprava minorenni in nome di Dio
Considerato da quasi due milioni di fedeli un “apostolo di Gesù”, è accusato di abusi sessuali su minori, di possessione di materiale pedopornografico e di traffico di esseri umani. Assieme a García sono finite in prigione anche due donne, Alondra Margarita Ocampo, 36 anni, e Susana Medina Oaxaca, di 23. Una quarta persona, Azalea Rangel Meléndez, è attualmente ricercata dalla polizia statunitense. Tutti gli imputati sono legati alla “Luz del Mundo”, una chiesa presente in oltre 50 stati al mondo. D’accordo con quanto riportato dal procuratore generale della California, Xavier Becerra, il guru e le sue complici sono accusati di 26 reati commessi tra il 2015 e il 2018. Secondo le denunce a loro carico, obbligavano le vittime a subire le violenze sessuali dicendo che se si fossero opposte avrebbero fatto un affronto a Dio.
Insomma, stupri su bambine e adolescenti nel nome del Signore, di cui il leader spirituale si considerava un apostolo. Nel documento presentato dall’accusa sono descritti tutti gli abusi subiti dalle minorenni, discepole della “Luz del Mundo”. In un’occasione, Alondra Ocampo ha obbligato una 15enne ad esibirsi assieme ad altre ragazzine in una danza “sensuale” per Joaquín García “con il minor numero possibile di vestiti addosso”.
Dopo il ballo, García avrebbe dato anche un sermone sulle “concubine dei re” aggiungendo: “Un apostolo di Dio non può essere mai giudicato per le sue azioni”. Un’altra volta, sempre Ocampo ha costretto la ragazza e altre minorenni a spogliarsi e a masturbarsi mentre scattava loro delle foto che poi ha inviato al guru. L’adolescente sarebbe anche stata molestata da García nel suo ufficio di Los Angeles. Una seconda vittima, invece, ha raccontato di essere stata stuprata dal capo della “Luz del Mundo”. Una violenza che le ha causato un “grave danno fisico”. Una terza adolescente è stata costretta a fare sesso orale con l’accusato mentre una quarta è stata stuprata in almeno due occasioni da Joaquín García e Azalea Meléndez Rangel. Ad incastrare il capo della chiesa messicana ci sono anche le foto pedopornografiche inviate dalle sue collaboratrici.