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Sudan, ambasciatore dell’Unione Europea aggredito in casa

Paura per l’ambasciatore dell’Unione Europea a Sudan, è stato aggredito nella giornata odierna durante un assalto alla sua casa. Nel Paese si registrano intanto oltre 180 morti a causa dei feroci combattimenti che stanno avendo luogo tra l’esercito regolare e i paramilitari.

Paura per l’ambasciatore dell’Unione Europea a Sudan, è stato aggredito in casa

Paura per l’ambasciatore dell’Unione Europea, Aidan O’Hara, che è stato aggredito nella giornata odierna a Khartoum durante un assalto alla sua residenza diplomatica. Nel Paese si registrano intanto oltre 180 morti a causa dei feroci combattimenti che stanno avendo luogo tra l’esercito regolare e i paramilitari. A dare la notizia è stato l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell parlando di una “grave violazione della Convenzione di Vienna”.

La notizia data da Borrell

“Poche ore fa l’ambasciatore Ue in Sudan è stato aggredito nella sua stessa residenza. Ciò costituisce una grave violazione della Convenzione di Vienna” ha scritto infatti Borrell, aggiungendo: “La sicurezza delle sedi e del personale diplomatico è una responsabilità primaria delle autorità sudanesi e un obbligo ai sensi del diritto internazionale”.

Poco prima dell’attacco, l’ambasciatore aveva rilasciato un messaggio del Ministro degli esteri dell’Ue sulla situazione che in questi giorni sta interessando il Sudan: “I civili in Sudan hanno urgente bisogno di un cessate il fuoco per essere al sicuro e lasciare spazio alla mediazione” recitava la nota “L’UE sta lavorando per convincere entrambe le parti a prendere in considerazione una pausa umanitaria e per incoraggiare il dialogo. La protezione dei civili è un obbligo previsto dal diritto umanitario internazionale”.

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