Sul bus senza mascherina, donna insultata perché lo riprende: il racconto
“Non posso guidare a causa delle mie patologie e mentre al mattino mi accompagna al lavoro mio marito, al pomeriggio prendo il bus per tornare a casa – racconta -. Sono salita sul 5/C in via Zambonate e mi sono seduta nella parte centrale. In fondo c’era un uomo africano con la moglie e quattro bambini, tutti senza mascherina. Appena mi ha visto – indossavo la divisa azzurra – è venuto a sedersi dietro di me e io gli ho chiesto di mettersi la mascherina. Apriti cielo: ha cominciato a insultarmi, minacciarmi di morte e mi ha sputato in faccia, prendendomi in un occhio che non riesco a chiudere per via della mia malattia”.
La donna continua: “Io ho subito chiamato il 112 e i carabinieri mi hanno detto che sarebbero arrivati alla prossima fermata, alla Malpensata. Ho chiesto all’autista di non farli scendere in attesa della pattuglia ma lui ha aperto le porte e la famiglia se n’è andata prima dell’arrivo dei militari”. Atb precisa che gli autisti non hanno l’autorità né per controllare l’utilizzo delle mascherine né per impedire ai passeggeri di scendere alle fermate.
“Mi spiace – replica la donna – perché è un episodio molto grave e soprattutto mi ha fatto male l’indifferenza degli altri passeggeri“.