Come cambia il Superbonus 110% nel 2024? Oggi spetta solo ad alcune categorie di immobili con cantieri già avviati e l’anno prossimo, secondo le ultime notizie, l’aliquota scenderà al 70%. Ecco tutti i requisiti richiesti per poter usufruire del bonus il prossimo anno.
Superbonus 110%, ecco cosa cambia nel 2024
Il Superbonus 110% è tornato al centro dell’attenzione in Politica dopo che la premier lo ha definito una “tragedia contabile” in vista della seconda manovra finanziaria. Come funziona oggi l’incentivo per interventi edilizi di efficientamento energetico e come cambierà nel 2024? Le norme attuali prevedono che la percentuale di rimborso scenda dal 110% fino al 70% mentre è stata approvata una proroga del 110% valevole fino al 31 dicembre per alcune abitazioni. I crediti finanziari possono essere ceduti solo se risalgono al 2022 oppure se i lavori sono partiti prima del 17 febbraio scorso.
Come funziona oggi l’incentivo
Quest’anno i requisito per l’incentivo sono cambiati radicalmente e diverse volte. A inizio agosto, il governo ha dato una proroga fino al 31 dicembre per le abitazioni unifamiliari (per esempio le villette a schiera) che al 30 settembre 2022 aveva completato almeno il 30% dei lavori.
La stessa deroga è applicata anche ai condomini che avevano deliberato in assemblea il via libera ai lavori entro il 25 novembre dello scorso anno, alle case plurifamiliari con massimo 4 unità residenziali che entro il 25 novmbre 2022 avevano inviato la Cilas e infine per gli edifici in zone terremotate dal 2009 in poi e in zone alluvionate. Anche per gli edifici Iacp in cui i lavori erano almeno al 60% al 30 giugno scorso. Ecco i casi in cui è ancora possibile accedere al rimborso del 110%.
Le novità per il prossimo anno
Al momento la legge stabilisce che al 31 dicembre prossimo scadrà la possibilità di accedere al Superbonus 110%. Dal prossimo anno la quota di rimborso scenderà al 70% e poi ancora al 65% nel 2025. Già da quest’anno, diverse categorie di immobili possono accedere solo al superbonus 90%, con un criterio di reddito fissato a 15mila euro.
Ma ci saranno eccezioni anche il prossimo anno. Gli edifici colpiti da terremoti dal 2009 in poi potranno ancora approfittare del 110% fino al 2025, mentre quelli in zone alluvionate potranno usarlo fino a dicembre 2024. Non sono escluse però eventuali proroghe e cambiamenti alla norma.