Cronaca

Surriscaldamento del mare, il pesce più velenoso arriva nel Mediterraneo

ll surriscaldamento del mare ci porta il pesce più velenoso del mondo. Il pesce palla si sta diffondendo nel Mediterraneo. Riscontrate tetrodotossine in alcuni campioni di cozze nell’Adriatico. Perché queste nuove inquietanti presenze?

ll surriscaldamento del mare ci porta il pesce più velenoso del mondo

Il riscaldamento globale mette a rischio la sicurezza degli alimenti che provengono dal mare. Lo dimostra il riscontro, da parte dell’Istituto Zooprofilattico, della presenza di tetrodotossine in alcuni campioni di cozze nel Mar Adriatico. Queste tossine sono sempre state caratteristiche delle acque calde tropicali, tipicamente dei mari del Giappone, del Bangladesh e in genere del Sud-est asiatico. Per la prima volta i controlli veterinari le ritrovano nelle nostre acque.

Il motivo

Il motivo più importante è l’aumento delle temperature medie di mari e oceani. Il riscaldamento dell’acqua stimola la proliferazione delle microalghe e soprattutto di quelle capaci di produrre tossine pericolose come quelle riscontrate. In combinazione il surriscaldamento marino provoca movimentazioni del tutto inedite per le alghe e molti altri organismi vegetali.

Fattore umano

Se al fattore ambientale aggiungiamo quello umano, con le navi in arrivo da mari caldi che rilasciano nel Mediterraneo le loro acque di zavorra, ricche di microalghe tropicali, il quadro si completa.

Il pericolo

Il pericolo è che si accumulano soprattutto nei molluschi come le cozze, che filtrano grandi quantità di acqua e ne trattengono le sostanze attive. Le conseguenze dell’assunzione alimentare delle tetrodotossine sono molto gravi perché colpiscono il sistema nervoso paralizzando la respirazione. È curioso che le tetrodotossine si trovano in grandi quantità nel pesce palla, considerato il pesce più velenoso al mondo perché la sua tossina è cento volte più potente del cianuro di potassio.

Il pesce palla in Giappone

Il pesce palla in Giappone è un ingrediente di un piatto tradizionale, responsabile ogni anno di avvelenamenti fatali. Anche lui era una specie aliena, prima sconosciuta nei nostri mari, ma dopo la segnalazione a Lampedusa alcuni anni fa, si è diffuso nel Mediterraneo. Non ci sono solo le tossine del pesce palla. Il caldo dell’oceano favorisce la fioritura di numerose altre alghe tossiche. Alcune alghe rosse producono una tossina che causa un avvelenamento di tipo amnesico, caratterizzato cioè da perdita della memoria a breve termine e danni cerebrali.