Cronaca

Susanna Parigi, è morta la cantautrice e pianista di Mannoia, Cocciante e Baglione

Susanna Parigi è morta nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 dicembre stroncata da una lunga malattia: è stata la cantautrice e pianista di Mannoia, Cocciante e Baglioni. La triste notizia è stata diffusa poche ore fa.

Susanna Parigi, la cantautrice e pianista è morta stroncata dalla malattia

Nella notte di oggi, lunedì 18 dicembre, è morta Susanna Parigi stroncata dalla malattia a 62 anni. Ad anticipare la notizia è stata lei stessa sui social, in un posto colmo di una lucidità commovente. Susanna Parigi era una cantautrice fiorentina, apprezzatissima soprattutto nell’ambito del jazz. Il suo talento è stato scoperto da Vincenzo Micozzi (il produttore talent scout, che lanciò tra gli altri anche Bobby Solo). Fu anche pianista di Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, corista e fisarmonicista per Claudio Baglioni, Francesca Alotta, Raf. Tra le sue collaborazioni anche quelle con Vince Tempera e Noa. Nel 1993 fu anche nel coro dell’orchestra del Festival di Sanremo.

Il post

Ad anticipare la notizia della sua scomparsa sarebbe stata lei sui social: “Se vi scrivo è perché sto camminando verso la casa del Padre. Volevo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino in questo anno di tribolazioni. Sono state tante e meravigliose e generose. Volevo ringraziare i tantissimi allievi che ho avuto la fortuna di conoscere in questi anni. Con molti è nato un rapporto stretto, fatto non solo di musica, ma anche di ricerca ed emozioni“, si legge nel post. “Vi auguro il meglio perché il mondo che sembra rovesciare in modo inevitabile, con voi forse ha una speranza. Ringrazio i grandi artisti che mi hanno permesso di lavorare con loro: Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Tony levin, Raf, Pat Metheny e poi Corrado Augias, Lella Costa, Marco Travaglio. Ringrazio ovviamente i miei storici musicisti e anche quelli con cui non suonavo più da tanto tempo. Ognuno mi ha regalato un pezzo di vita. Scusate se scrivo a getto, ma il momento è difficile. Ringrazio i preziosi amici stretti e la mia famiglia che ha fatto molti sacrifici per darmi queta possibità.Sono stata fortunata ad avervi accanto nel mio percorso di vita. E poi ringrazio la musica, sempre con me, sempre presente, con un rapporto tempestoso ma che ha riempito la vita. Chiudeva così il post: Me ne vado con una grande sofferenza, immensa, per quello che accade alle donne quotidianamente. Dovevamo pensarci prima, almeno otto anni fa. Il lavoro da fare è una rieducazione pesante degli uomini, ma non solo. Le donne devono imparare a percepire i segnali e a non accettare nessuna forma di possessione. Ecco vi auguro ogni bene e grazie per avermi seguito in tutti questi anni”.

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