Vedremo, poi, quali sono i requisiti richiesti per accedere all’assegno unico figli, quando e come andrà presentata la domanda, a quanto ammonta l’aumento per gli assegni familiari e chi resterà escluso.
Assegno unico figli: cos’è e come funziona?
L’assegno unico figli è un contributo economico per famiglie con figli a carico fino a 21 anni. Prevede un’erogazione in denaro sul conto corrente di una cifra che va dai 30 ai 217 euro.
Sono previste delle maggiorazioni legate al numero di figli presenti in famiglia, al’Isee del nucleo familiare e alla presenza di persone affette da disabilità. L’assegno partirà dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021 per chi ha un Isee fino a 50mila euro e rispetta requisiti legati alla residenza e al pagamento delle imposte in Italia.
Assegno unico figli: a chi spetta?
L’assegno unico figli ponte, in partenza dal 1 luglio e valido fino al 31 dicembre 2021, è destinato alle famiglie con ISEE fino a 50mila euro e spetta a disoccupati, incapienti e lavoratori autonomi finora esclusi dagli assegni familiari. Per i dipendenti pubblici è, comunque, prevista una maggiorazione degli assegni familiari Inoltre è necessario possedere questi requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito (IRPEF) in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico fino al compimento del diciottesimo anno d’età;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
- Avere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità inferiore a 50mila euro
Che Isee è necessario per ottenere l’assegno unico?
L’assegno unico figli è nato come misura universale, garantita a tutte le famiglie indipendentemente dal reddito. L’Isee serve solo a calcolare quanto spetta per il contributo economico. Per semplificare: minore è l’Isee, maggiore è l’importo dell’assegno. Sono inoltre previste delle maggiorazioni rispetto al numero di figli e in presenza da ragazzi o ragazze disabili.
La misura ponte, che sarà in vigore dal 1 luglio al 31 dicembre 2021, varrà per tutte quelle famiglie con Isee fino a 50mila euro. Nel prossimo paragrafo vedremo quanti soldi ti spettano.
Tabella assegno unico figli 2021 e fasce ISEE: quanto spetta?
Gli importi dell’assegno unico figli 2021 vanno da 30 a 217 euro. Variano a seconda del numero di persone in famiglia, dell’Isee e della presenza di figli affetti da disabilità. L’importo più alto spetterà alle famiglie con Isee pari o inferiore a 7mila euro, quello più basso ha chi ha un reddito compreso fra 49mila e 50mila euro. E’ prevista una maggiorazione di 50 euro per ogni figlio affetto da disabilità. Di seguito la tabella con tutti gli importi.
TABELLA ASSEGNO UNICO FIGLI 2021: CLICCA QUI per leggere TUTTI GLI IMPORTI
Come richiedere l’assegno unico figli? Domanda dove e da quando
L’assegno unico figli andrà richiesto con una domanda online sul sito dell’Inps o avvalendosi di Caf e patronati. Entro il 30 giugno 2021 si attende la circolare ufficiale dove saranno presenti tutti i requisiti.
Assegno unico figli: come funzionerà il pagamento?
Il pagamento dell’assegno unico avviene attraverso accredito sull’Iban di chi fa domanda o con un bonifico domiciliato.
Assegno familiari: come aumenteranno da luglio?
Gli importi mensili in vigore dell’assegno per il nucleo familiare saranno maggiorati di 37,5 euro per ciascun figlio nei nuclei familiari fino a due figli. E’ previsto un aumento di 55 euro per ogni figlio, invece, nei nuclei familiari con tre figli (Si parla degli assegni familiari regolati dall’articolo 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 153).