Approvato il taglio delle accise sulla birra: ecco quanto si pagherà nel 2025. Oggi, giovedì 23 gennaio, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) ha diffuso una circolare che riduce le accise sulla birra, con una diminuzione fino al 50% per i microbirrifici che producono meno di 10.000 ettolitri all’anno. Analizziamo nel dettaglio le novità.
Taglio delle accise sulla birra: ecco quanto si pagherà nel 2025
Ottime notizie per i produttori di birra artigianale! Oggi, giovedì 23 gennaio, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) ha pubblicato una circolare che riduce le accise sulla birra, con abbattimenti che possono arrivare fino al 50%, a beneficio soprattutto dei birrifici più piccoli.
Questa misura è stata inserita nella legge di bilancio 2024 attraverso un emendamento approvato dalla Commissione agricoltura della Camera, ma i dettagli specifici sono stati affidati all’Adm, l’autorità competente per le questioni relative a dogane, energie, alcol, tabacchi, prodotti affini e gioco pubblico.
Le aliquote
Oggi è stata finalmente pubblicata la circolare che rivede le aliquote sulla birra, che prevede nel dettaglio:
- un abbattimento del 50% per i microbirrifici e le piccole birrerie nazionali con una produzione annua non superiore ai 10.000 ettolitri;
- una riduzione del 30% dell’accisa per le aziende che producono tra i 10.000 e i 30.000 ettolitri all’anno;
- uno sconto del 20% per i birrifici con una produzione annua compresa tra i 30.000 e i 60.000 ettolitri.
I piccoli produttori saranno quindi i principali beneficiari, con una diminuzione dell’aliquota pari alla metà rispetto a quella in vigore lo scorso anno. Questo, presumibilmente, offrirà loro un po’ di respiro nel 2025, permettendo di affrontare meglio i costi di produzione, soprattutto in un contesto di aumento dei consumi.
I benefici
Come evidenziato da associazioni come il Consorzio Birra Italiana, l’aumento dei costi di produzione, causato dai conflitti internazionali e dagli effetti dei cambiamenti climatici, ha avuto un impatto negativo su tutta la filiera, influenzando il prezzo finale del prodotto.
Tuttavia, i benefici non si limiteranno solo ai piccoli birrifici. Anche le aziende di medie dimensioni potranno trarre vantaggio da uno sconto che varia tra il 20% e il 30%, a seconda della quantità di birra immessa in consumo annualmente.
Questa non è una novità in sé; misure simili erano già state implementate negli anni precedenti, in particolare nel 2022 e 2023, per poi essere ristrutturate lo scorso anno. Ora, il taglio è stato ripristinato, ricevendo il plauso delle associazioni di settore, che avevano già festeggiato dopo l’approvazione dell’emendamento alla manovra.
Si prevede quindi che la diminuzione delle aliquote sulla birra introdotta con l’ultima legge di bilancio porterà benefici anche ai consumatori, che dovrebbero notare una riduzione del prezzo finale. Attualmente, infatti, l’accisa ha un impatto significativo sul costo della birra, sia che si tratti di quella alla spina, sia di quella in bottiglia o in lattina. Tuttavia, è probabile che per osservare gli effetti di questi tagli sarà necessario attendere ancora diversi mesi.